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(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)
"Colosso", o meglio, "Colossus". No, non è il personaggio della Marvel Comics, quel personaggio della Marvel Comics. Anche se forse, riflettendo, ci sono effettivamente alcune similitudini. Statura elevata, resistenza eccellente ed una forza sovrumana, un fisico contraddistinto da una massiccia possenza ed un gran dinamismo. Insomma, il potere dell'idea partorita dalle menti di Wein e Cockrum non appare tanto differente dalla fisionomia di Tanguy Ndombele, centrocampista francese, nuovo innesto del Napoli di Spalletti.
Era smarrito. Aveva perso la bussola e, nella pericolosità della tempesta, percepiva il bisogno di scorgere e scovare la maestosità di un faro, simbolo di stabilità, di sicurezza. A giocare il ruolo messianico di guida ci ha pensato la società azzurra, brava a fiutare la ghiotta possibilità di prestito proposta dal Tottenham e poi abile nel concretizzare il suo approdo in quel della città campana. Un intenso legame nata sul nascere, una relazione avviata già prima dello scambio di documenti avvenuto tra i due club e le visite mediche con i partenopei. Ndombele ambiva al Napoli ed il Napoli necessitava di un calciatore alla Ndombele: un feeling all'apparenza irrealistico, ma poi adeguato per le circostanze createsi.
Tanguy, dunque, ha avuto timore, timore di non trovare la propria corrispondenza. Poi un suono gelido e profondo. Forse un ticchettio, una vibrazione bizzarra: "Toc, toc, chi va là? Chi bussa alla porta?". "È il Napoli che parla. Il club giunge da lontano, dalla penisola italiana e chiede informazioni di Ndombele. Ci sono possibilità di poter ingaggiare un calciatore attualmente fuori dai radar, dal potenziale stratosferico, desideroso di rimettersi in gioco per scrollarsi di dosso l'etichetta di 'ottimo prospetto' e divenire finalmente un centrocampista affermato?"
Ed ecco che così, tutto ad un tratto, al via la trattativa con gli Spurs di Conte. Pur riconoscendo il suo estro calcistico, Tanguy è ai margini del progetto Tottenham, è stato scaricato dal tecnico italiano. Ritagliarsi uno spazio sotto l'ombra del Big Ben è impossibile, ma forse non così tanto alle pendici del Vesuvio. Filtra ottimismo circa il futuro rendimento dell'ex Lione; un tasso di fiducia talmente elevato da trovare un accordo con gli inglesi sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 32,5 milioni di euro. Non è un caso che il club della porzione settentrionale della capitale inglese abbia sborsato circa 72 milioni per assicurarsi le prestazioni dell'allora promettente 23enne.
E forse in Italia, in Serie A, alla corte di Spalletti, Ndombele può finalmente riuscire a trovare la propria dimensione, una realtà costituita da una pressione asfissiante ed un'ambizione smisurata. Ma è l'affetto a rendere singolare la piazza partenopea, il medesimo dimostrato dai tifosi non appena il francese è approdato a Villa Stuart per le visite mediche. Abituati caro Tanguy, "chest'è è l'ammore e' Napule".
Ebbene, con l'inserimento di un "Colosso" come Ndombele, muterà il centrocampo del Napoli. Si tratta di un innesto di livello, un nuovo pezzo pregiato da aggiungere alla squadra azzurra dal futuro glorioso e florido. Fisicità e robustezza al servizio di Spalletti. Rapidità e dinamismo per bilanciare le manovre offensive e difensive del sistema di gioco spallettiano.
Come dimostrato già in Francia e nel breve arco temporale inglese, il francese predilige l'appropriata padronanza della sfera per innescare le azioni d'attacco. Per non parlare della sua incredibile maestria nel dribbling: giocate fulminee, velocità palla al piede ed un'ottima visione di gioco. Insomma, un centrocampista moderno, box to box, dalle doti tecniche strabilianti.
Va detto Tanguy, il Napoli è una squadra speciale ed è il completamento di una città peculiare. L'inserimento a sorpresa degli azzurri è forse un'avvisaglia di un destino a volte beffardo, ma che sa essere anche virtuoso. Malgrado i numerosi impedimenti, la sensazione è che tuttavia alcune strade sono destinate a congiungersi inequivocabilmente. E forse la sorte di Ndombele ha continuato il suo corso lungo il proprio tragitto... dipinto d'azzurro.
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Edoardo Riccio
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