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Nazionale, Mancini: «Tecnica e classe non bastano: dovremo dare tutto»

Redazione

Nell’anno che conduce all’Europeo gli errori non sono concessi. Ecco perché la doppia trasferta Armenia e Finlandia, ottomila chilometri di viaggio in appena quattro giorni, non va sottovalutata. Siamo all’inizio di...

Nell'anno che conduce all'Europeo gli errori non sono concessi. Ecco perché la doppia trasferta Armenia e Finlandia, ottomila chilometri di viaggio in appena quattro giorni, non va sottovalutata. Siamo all'inizio di stagione, la condizione è quella che è, gli infortuni pesano (soprattutto quello di capitan Chiellini) «e i nostri avversari giocano già partite vere da mesi e sono al cento per cento», dice Roberto Mancini. Gli armeni, che affronteremo a Yerevan giovedì, sono terzi nel girone. I finlandesi, che incroceremo domenica a Tampere, addirittura secondi. «Non saranno partite semplici. Le possiamo vincere con la tecnica e la classe, che è sicuramente superiore, ma solo se riusciremo a dare tutto». Infortuni Pesa, soprattutto, quello di Giorgio Chiellini, capitano e punto di riferimento del gruppo. Ma il c.t. ha perso anche De Sciglio dopo Zaza, Pavoletti, Piccini e Spinazzola, senza contare che anche Insigne, alle prese con problemi muscolari, sta per lasciare il ritiro azzurro, tanto che al gruppo è stato aggregato l'italo-tedesco Grifo. «Ma l'Italia ormai ha una sua fisionomia e non la cambierà». La formazione è più o meno fatta con Romagnoli accanto a Bonucci nel cuore della difesa e Sensi che potrebbe rubare un posto magari a Barella in mezzo al campo anche se è difficile. Il tridente d'attacco potrebbe essere composto da Bernardeschi, Chiesa e Belotti favorito su Immobile. I reprobi Nonostante le assenze, Mancini ha tenuto fuori Kean e Zaniolo che si erano comportati male durante il campionato europeo Under 21 lo scorso giugno. «Sono ragazzi su cui contiamo e che ci avrebbero fatto comodo. Ma in ballo non ci sono solo questioni tecniche, ma anche comportamentali. Non hanno fatto niente di grave, però devono imparare a comportarsi bene, altrimenti quando si sta in ritiro un mese sono dolori. Zaniolo sta facendo bene nella Roma, ma non bastano cinque partite per diventare un campione. Credo che stare fuori un turno possa servire a entrambi. La prossima volta, se faranno bene, possono tornare». I contatti con Sinisa L'Italia si allena a Casteldebole, il tempio del Bologna di Sinisa Mihajlovic di cui Mancini è grande amico: «Ci siamo sentiti parecchie volte in questo periodo, stavolta non ci incontreremo perché lui è a Roma. Rispetto a quando è uscito dall'ospedale l'ho visto molto meglio». Il razzismo Mancini lo combatte, ma sa che il problema difficilmente sarà risolto. «In Italia, come all'estero. Qualche stupido c'è sempre. La maggior parte dei tifosi si comporta bene e ilnumero di chi sbaglia diminuirà sempre di più. Ma il problema non si risolverà».