Napoli-Verona, la cronaca
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Maledetto Verona, due legni pazzeschi e poco altro: così sfuma la vittoria
La cronaca della partita
La partita era di è di quelle toste toste, ma questo - memori dello shock dello scorso maggio - lo sapevamo già. Il Verona di Tudorgioca un calcio antico, tutto garra e pochi complimenti. Siamo al minuto 13 e gli scaligeri, dopo aver cercato il gol con Barak trovano effettivamente il vantaggio. Buona la seconda dunque, questa la dinamica della marcatura: out di destra, Barak salta secco Mario Rui e mette al centro nel ventre dell'area. A quel punto è bravo Simeone ad anticipare Rrahmani con un tocco dolcissimo. La sfera rotola nel sacco e ammutolisce il Maradona.
Cominciano a cantare spettri e paure, ma il Napoli ha il grande merito di non farsi intimorire e trova subito il pari con Di Lorenzo. Il terzino della Nazionale infila un colpevolissimo Montipò sul primo palo. Nel finale di frazione Politano salta secco il marcatore diretto e sgasa sulla destra. Arrivato sul fondo la mette al centro per Osimhen che controlla la palla con grande maestria e si gira in un fazzoletto di campo. Il tiro successivo si stampa sul palo alla destra di Montipò. Che peccato! Il primo tempo si chiude così.
Nel secondo tempo il copione non cambia: nei primi venti minuti si registrano due conclusioni, una per parte. Al tiraccio di Lozano risponde Barak che prova a piazzarla sul secondo palo. Ospina si distende e neutralizza senza troppi affanni. Nel finale Bessa rimedia il secondo giallo nel giro di pochi minuti. Siamo al minuto 87 e così come da copione il centrocampista, dopo le proteste di rito, ci mette un po' a lasciare il terreno di gioco. Al 90' il Napoli becca il secondo legno con una bellissima punizione calciata da Mertens. Pochi secondi più tardi anche Kalinic viene mandato anzitempo sotto la doccia per un braccio troppo alto. Finisce così, il Verona si conferma maledetto. Ora il Milan ha l'occasione di prendersi il primato in solitaria.
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