A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto il tecnico Giorgio Ciaschini. Si è parlato dell'attuale momento del Napoli e dei problemi di natura tattica di Rino Gattuso. In particolare, Ciaschini ha analizzato cosa non sta funzionando nel Napoli reparto per reparto. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione:
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Occhio a ogni singolo reparto: un campionario di quello che non sta funzionando in casa azzurra
Il tecnico Giorgio Ciaschini ritiene che dietro l'assenza di Koulibaly è fondamentale; in avanti invece la scarsa vena realizzativa degli attaccanti fa la differenza. Il centrocampo non riesce a sviluppare la manovra per un motivo...
Napoli, ecco cosa non sta funzionando
Quello che è mancato rispetto al passato è la capacità realizzativa. Anche dietro, l'assenza di Koulibaly è fondamentale. Chiaramente ora giocano contro Atalanta e Juventus che sono squadre complicate. Sicuramente però il Napoli troverà la massima determinazione. L'Atalanta inizia ad avere delle difficoltà, quindi questa può essere la partita più abbordabile. Chiaramente quando si fanno tanti tiri in porta e si subisce poi gol con gli unici tiri dell'avversario c'è una componente di sfortuna ma anche mancanza di determinazione e concretezza in area di rigore. A livello difensivo il Napoli subisce dei gol molto evitabili, quindi dipende molto anche dalla concentrazione e dal reparto. Però è un momento un po' così, a parte le primissime in classifica tutte alternano partite buone a cattive. Il Genoa ha cambiato passo e questo è un fattore di cui tenere conto.
Costruzione dal basso? Se si parte dalle retrovie bisogna verticalizzare il più velocemente possibile, ora però il centrocampo del Napoli non riesce a sviluppare un calcio che faccia rendere al massimo gli attaccanti. L'assenza di Mertens a mio avviso si fa sentire moltissimo. Lozano è il capocannoniere della squadra ma è un esterno. Osimhen? Faccio difficoltà a preferirlo ai bomber delle altre big. Deve fare ancora il salto di qualità. Il Napoli ha vissuto campionati da prim'attore ma la politica attuale degli azzurri tiene conto di tanti fattori ed evidentemente non si può puntare a giocatori di primo piano e con costi notevoli. Questo probabilmente è un campionato di transizione. Esterni bassi? Non farei confronti sui singoli ma ora si spinge con meno efficacia.
Non dimenticherei però che se il Napoli dovesse vincere contro la Juventus si ritroverebbe di nuovo a ridosso delle prime 3-4 squadre. Le prime 6 squadre se la giocheranno fino all'ultimo. Come giocherei contro l'Atalanta? Soffre molto se le viene impedito di giocare a centrocampo. Non abbasserei troppo il baricentro perché davanti ha giocatori che possono risolvere la partita, li aggredirei. Gattuso? Lo stimo molto e mi spiace che venga messo in discussione, sta soffrendo carenze e assenze che ci sono".
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