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(Getty Images)
In vista del prossimo match tra Napoli e Udinese, è intervenuto a 1 Football Club Fabio Rossitto. L'ex calciatore ha rilasciato delle dichiarazioni proprio sulla sfida tra partenopei e friulani, ma anche su Luciano Spalletti, Victor Osimhen e su tanto altro.
Di seguito le dichiarazioni di Fabio Rossitto a1 Football Club:
"Napoli-Udinese? La vedo molto difficile per gli azzurri. La partita col Milan spero non abbia segnato la stagione partenopea, ma credo che con l'Udinese possa rivelarsi una gara difficile, affrontarla in questo periodo è il momento peggiore. La squadra è tosta, fisica, il Napoli dovrà essere al meglio per vincere".
"Vedo un'inversione di tendenza. Con l'arrivo di Cioffi la squadra è più aggressiva, la condizione è migliorata. La squadra è di grande valore, da primi sei o sette posti e ha dimostrato di subire poco e di creare molto.
Ha giocatori tecnici, fisici e di gamba, con queste migliorie la squadra è diventata molto pericolosa. Udinese demotivata? Non credo. Vedo la squadra che ha svoltato. Nei comportamenti vedo grande fame e voglia di dimostrare.
La squadra ha entusiasmo e motivazione. Ripeto, sarà difficile per il Napoli, l'Udinese si chiude bene e riparte forte. Il Napoli deve stare attento a non allungarsi troppo".
"Spallettiè bravo a gestire la squadra, non credo sarà quella la chiave. La chiave sarà la determinazione, la voglia. Il Napoli ha fatto un grande campionato fino ad ora. Però adesso alcuni giocatori sono più tanchi, e Spalletti è bravo a capire chi sta bene per giocare. Anche qui il gruppo lo vedo motivato, la rosa è importante, chi parte e chi entra ha compattezza e mentalità".
"Osimhen è migliorato tantissimo, è forte. Si vede il lavoro di Spalletti, anche nel personale. Questi giocatori Luciano li fa migliorare. Osimhen si muove in maniera diversa ed ha ancora margini di crescita importanti. Diventerà un top player".
"Non so se sia il migliore in Italia; sicuramente è tra i migliori. Italiano sotto l'aspetto mentale credo sia quello con più identità. Vedo come guida la squadra: lui dà una grossa identità alla squadra. Oggi sta facendo un grande lavoro nonostante l'addio di Vlahovic. A lui piace giocare alto e aggressivo, è uno dei migliori".
"È una grande riflessione che va fatta. Vero che abbiamo vinto l'europeo, ma a livello di club non riusciamo a fare grandi cose, bisogna cambiare qualche cosa. Cosa manca? La qualità. Fatichiamo ad avere il giocatore che con una giocata cambia la partita, servono giocatori forti nell'uno contro uno e che abbiano personalità.
Va fatta una riflessione, perché siamo rimasti indietro. Quando succedono queste cose, se andiamo a vedere tutte le italiane che sono uscite, probabilmente dobbiamo capire che a livello giovanile dobbiamo fare qualcosa di diverso. Non bastano i soldi e gli investimenti, servono i progetti".
"Abiamo bisogno che l'Italia si qualifichi ai Mondiali, Mancini ci ha dato una strada. Ha convocato Zaniolo quando era in primavera, ha puntato sui giovani ed ha vinto la sfida. Dobbiamo seguire questo, dobbiamo far esplodere i ragazzi, facendoli divertire sul campo".
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