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Luciano Spalletti (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Napoli di Luciano Spalletti ha sconfitto anche il Torino: sono ora 8 le vittorie di fila, con una classifica che parla di 24 punti in campionato. Primo posto in classifica e vantaggio sul Milan (che comunque ne ha vinte 7, mica poche ndr) di due punti. Ancora salta in cielo Victor Osimhen e la sblocca dopo un rimpallo. Ancora zero reti subite, con l'aiuto di ottime prodezze da parte di Ospina. Ma è lo spirito che stupisce grandemente. Al termine della gara è intervenuto il tecnico azzurro ai microfoni di DAZN.
Su Osimhen
"Ora è in forma, ma la cosa fondamentale è che sta migliorando. Diventa col passare dei giorni più completo, acquisisce sempre nuove nozioni a cui prima non dava importanza"
Sulle difficoltà della gara e su Juric
"Impossibile sbloccarla? Mi sembra troppo. Quando hai a disposizione calciatori forti come i nostri, un po' di soluzioni da giocarci ci sono. Si va sempre a sperare, non era impossibile. Juric? Lo conosciamo bene, è un allenatore molto tosto, che sa caricare benissimo le proprie squadre. Contro di lui è sempre una battaglia di questo genere (agonistica, ndr), per cui quando gli altri hanno la palla bisogna andarla a riconquistare forte, adattandosi alla loro qualità. Erano anche messi benissimo difensivamente parlando".
Su Rrahmani
"Si è guadagnato il posto da titolare. Deve solo migliorare un po' in costruzione, sulle scelte, ma è un calciatore completo. Ha posizione, fisico e impatto, oltre ad essere un bravissimo ragazzo".
Sulla versatilità della sua squadra e sulle pressioni
"Ormai dovremo giocare sempre così, imporre sempre questo livello. Ma ho visto la squadra cresciuta dal punto di vista fisico. Ho visto i rientri di Insigne e Politano in difesa, e queste sono cose che compattano e danno forza al gruppo, creano uno spirito di squadra importante. La nostra è una squadra di amici. Inoltre abbiamo proposto un buon calcio, e vi dico che possiamo fare anche di meglio. Siamo stati sempre disponibili agli eventi della partita, ci siamo fatti trovare pronti e abbiamo sempre lottato".
Sul rigore di Insigne
"Lorenzo sente e vive la situazione perché ha molto attaccamento a questi colori, specie ora che la squadra gli dà forza e lo aiuta. Era dispiaciuto di non aver contribuito alla ricerca della squadra in quel momento lì. Il prossimo rigore lo batterà ancora Insigne, e quello dopo Lorenzo. Il terzo lo lascerò battere al Capitano (sorride, ndr)".
Su Anguissa
"Giocatore di altissimo livello. Sa far tutto: deve solo migliorare nella finalizzazione, nell'imbucare la palla. Macina chilometri, si rende conto nello stretto di dove direzionare la palla e soprattutto è un bravo ragazzo. Le partite si vincono con le persone per bene, e Frank ha la stoffa giusta per una squadra, per un gruppo così".
Sui miglioramenti della squadra
"Siamo cresciuti sulla mentalità, sulla disponibilità e sul dare battaglia. Corriamo molto, ci aiutiamo e ci coinvolgiamo l'un l'altro. Diciamo anche che ci ha aiutato il pubblico, e dico questo: non credo sia stata una vittoria così sporca. Sì, è stato complicato perché il Torino è forte e Juric insegna a sacrificarsi e a far fatica, a pensare prima ai contrasti e poi al pallone, ma abbiamo comunque fatto una buona vittoria e il pubblico se la merita. Sentiamo la passione addosso, per cui aver loro concesso di gioire tutti insieme è stato importante".
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