Stasera il Napoli aveva voglia di maramaldeggiare e visto che la squadra viaggia a correnti alternate - per non dire "uterine" - tanto vale cogliere al volo il lieto evento e festeggiare come si deve la goleada. Questo diktat però vale solo per il primo tempo. Piccola curiosità: per la terza volta in stagione gli azzurri chiudono la prima frazione di gioco con un roboante 4-0 (era già successo contro Atalanta e Fiorentina). Inutile dire che è record in Europa. Peccato che nella ripresa arriva l'ennesimo black out, un crollo verticale che denuncia tutta la fragilità, psicologica ed emotiva, della banda Gattuso.
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Napoli-Spezia, una summa di vizi e virtù di questa squadra: tra “voracità e inappetenza” gli azzurri staccano il pass per le semifinali
Stasera il Napoli aveva voglia di maramaldeggiare e visto che la squadra viaggia a correnti alternate – per non dire “uterine” – tanto vale cogliere al volo il lieto evento e festeggiare come si deve la goleada. Questo...
Veniamo alla cronaca del match: al pronti via il Napoli passa subito in vantaggio. Sul calcio di punizione battuto da Insigne, la retroguardia spezzina allontana via il pallone. A quel punto Manolas è lesto a rimettere al centro la sfera che, dopo un batti e ribatti, finisce tra i piedi di Hysaj. Il terzino albanese ripropone nel ventre dell'area ligure con Koulibaly che intercetta e segna di tacco: 1-0 Napoli!
La contesa non sembra avere storia. Lo sa bene Hirving Lozano che, quando l’orologio segna 21 minuti, trova il meritato raddoppio. Tutto nasce da un pallone recuperato a centrocampo da Demme che va in profondità e pesca proprio il messicano.
Cifra tonda per il Chucky Lozano: è festa grande per l’ex Pachuca
L’attaccante scatta sul filo del fuorigioco (lo avevamo anticipato nella consueta videoanalisi del pregara che Lo Spezia prova vanamente a disinnescare gli avversari con la tattica del fuorigioco, clicca qui per rivedere il contributo) e s’invola verso la porta spezzina, quindi - a tu per tu con l’incolpevole portiere - lo trafigge con un tiro perfetto che toglie le ragnatele dall’incrocio.
A proposito del Chucky. La nostra redazione, da sempre molto sensibile al tema “numeri e statistiche”, evidenzia che quello di stasera è per Lozano il gol numero 100 con le squadre di club in cui ha militato. Lozano infatti ha segnato 43 gol col Pachuca, 40 con il PSV e 17 con il Napoli. Cifra tonda per il tornado della Tricolor.
Torniamo alla cronaca. Siamo sul 2-0 ma il Napoli ha ancora fame (quella stessa fame che spesso, inspiegabilmente, si trasforma in inappetenza). Dopo nove minuti i padroni di casa calano il tris. Zielinski serve Politano che in piena area di rigore si ritrova praticamente indisturbato davanti al povero Krapikas. Per l'ex Inter è un gioco da ragazzi appoggiare la palla nel sacco. Il 4-0, invece, è di Elif Elmas. Questa la dinamica del gol: Insigne disegna calcio con un controllo delizioso che elude il marcatore diretto, punta la porta e serve Elmas. Il macedone incrocia un destro perfetto e costringe, ancora una volta, Krapikas a scendere a patti con la soltidudine.
Nel secondo tempo gli ospiti provano a reagire e ci riescono parzialmente segnando ben due gol in due minuti. Al 70' Gyasi sfrutta una disattenzione di Manolas e infila Ospina su cross basso. Due minuti più tardi Acampora lascia partire un destro dal limite leggermente deviato da Manolas. Ospina può solo guardare il pallone che gonfia il sacco.
Il Napoli vince 4-2 alternando, ancora una volta voracità e sterilità. La partita, dunque, ancorché soddisfacente (visto il risultato con annesso passaggio del turno) si pone come una summa di vizi e virtù di questa squadra. Gattuso avrà molto da lavorare.
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