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Pizzul: “Il Napoli merita di lottare per lo scudetto anche se ha perso punti in casa”

Sara Ghezzi

Le parole di Bruno Pizzul a Radio Kiss Kiss Napoli

Nel corso della trasmissione 'Radio Goal' in onda su Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Bruno Pizzul. Lo storico telecronista ha parlato del fallimento dell'Italia di Mancini, ma anche della corsa scudetto che vede il Napoli protagonista insieme a Inter e Milan.

"Il Napoli merita di lottare per lo scudetto anche se ha perso punti in casa", le parole di Pizzul

Di seguito le sue parole a Radio Kiss Kiss Napoli:

"La delusione per la mancata qualificazione al mondiale è ancora forte. Non me l’aspettavo. Però la riconferma di Mancini è per me una soluzione positiva. Lui ha ricostruito la nostra nazionale dopo un periodo molto brutto, ha dato uno spirito nuovo. È riuscito a far sorridere i giocatori, a dare fiducia ai giovani. Ma dopo la gioia immensa dell’Europeo le prestazioni sono calate lasciando grandi perplessità. Spero che Mancini possa ricostruire di nuovo con qualche giorno".

Sul Napoli

"Il Napoli sta facendo bene, e può raggiungere obiettivi importanti. La partita contro l’Atalanta a Bergamo è difficile ma gli azzurri stanno facendo meglio in trasferta, senza le cadute in casa con Empoli e Spezia penso che in ottica scudetto il Napoli poteva essere ancora più sfavillante".

Sul problema giovani 

"Il problema dei pochi italiani nelle squadre esiste ed è un problema molto grande. In tutte le squadre di Serie A e Serie B e ancora peggio nei giovani ci sono maggiormente ragazzi stranieri che italiani. Così i nostri ragazzi non trovano spazio. Bisogna trovare un modo diverso i settori giovanili. Inoltre bisogna riavvicinare i giovani al calcio, ora sembra siano più interessati ad altre discipline sportive. I nostri ragazzi non sono più affezionati al calcio".

Sulla numero 10 dell'Italia

"Bisogna avere maggior attenzione anche ai valori simbolici del calcio. Non ho nulla contro Joao Pedro, ma dare il 10 a lui, comunque non italiano e ultimo arrivato sembra fatto un po’ a casaccio. Dimostrazione che non c’è più lo stesso valore simbolico nel nostro calcio. Anche il fatto che nessun club di Serie A si andato avanti in Europa è la dimostrazione che il problema del nostro calcio è profondo".