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NAPLES, ITALY - AUGUST 27: Victor Osimhen of SSC Napoli celebrates after scoring the 1-0 goal during the Serie A TIM match between SSC Napoli and US Sassuolo at Stadio Diego Armando Maradona on August 27, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
«Football is coming home» cantano in Inghilterra: lo fanno per sottolineare il paese di provenienza di quello sport che mette d'accordo un po' tutti. E mentre il 'calcio torna a casa', lo fa anche il tricolore vinto dal Napoli - di Spalletti prima - di Garcia ora. Spazio allo scenario del Maradona ed ai suoi abitanti che indossano con fierezza quella toppa sul petto. Rispetto a Frosinone, ci saranno anche i muscoli di Anguissa, ma questa volta dall'inizio. Nell'altra metà campo c'è il Sassuolo di Dionisi, uscito sconfitto dall'ultima sfida interna contro l'Atalanta. I neroverdi, orfani di Berardi, puntano i riflettori sul tridente formato da Defrel, Bajrami e Laurienté alle spalle di Pinamonti.
Basta poco al Napoli per prendersi pallone e terreno. Lo stesso che impiega Maxime Lopez a far capire che se mai dovesse salutare Diego Demme sarebbe il calciatore più adatto ad indossare la maglia di vice Lobotka. Parte col piede giusto soprattutto Jack Raspadori, ma la fortuna non è dalla sua parte: inserimento a tagliare la difesa avversaria e palo colpito in pieno. Poi entra in scena Osimhen. E lo fa caricandosi l’intera squadra sulle spalle quando al 16’ - su calcio di rigore - supera Consigli e sigla la rete del vantaggio. È un Napoli dominante, ‘garciano’, che dopo soli 20’ riesce a far accomodare Juan Jesus e Rrahmani sulla linea della metà campo. Baricentro alto, anzi, altissimo. È il centro operativo degli azzurri: lì dove nascono le idee. Idee che portano quasi sempre i partenopei a mangiarsi la fascia destra con il duo Politano-Di Lorenzo. E se mai qualcosa dovesse andare storto c’è la cattiveria agonistica di Anguissa: sempre attento e concentrato. Decisivo a fare il doppio gioco tra interno ed esterno. Con il trascorrere dei minuti il Sassuolo cerca di prendersi palla e kilometri, ma serve a poco. Lauriénté è ben bloccato e Pinamonti viene sorvegliato a distanza da Rrahmani.
Il Napoli si diverte e fa divertire anche nel secondo tempo. I primi 45’ di Maxime Lopez vengono picchiettati da un’espulsione più che ingenua al 52’. Sanzione che aumenta autostima e fiducia degli uomini di Garcia, che filtrano in più di un’occasione con la rete del che chiuderebbe i conti. Prima Osimhen, poi Raspadori: prima i cartelloni, poi Consigli negano la gioia del raddoppio. Raddoppio che potrebbe arrivare al 58’, ma proprio l’ex Sassuolo - sempre da calcio di rigore - spedisce il pallone sopra la traversa. Ma è lo scenario successivo a prendersi la scena: entra Kvaratskhelia. Ed è proprio dai piedi del georgiano che nasce la rete del 2-0: serpentina tra le linee ed assist al bacio per Di Lorenzo che accomoda in buca d’angolo la sfera del doppio vantaggio. Il Sassuolo prova ad impensierire Meret, ma il tiro di Bajrami termina largo sulla sinistra. Game. Set. Match. Garcia vince e convince al debutto davanti al Maradona: termina 2-0 con le reti di Osimhen e Di Lorenzo.
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