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Osimhen ne fa tre, ma Kvaratskhelia è Re Mida! Negli spazi aperti è un Napoli ingiocabile

Mattia Fele

La cronaca di Napoli-Sassuolo

Napoli e Sassuolo si sfidano al Diego Armando Maradona, nel segno del compleanno del Pibe de Oro stesso. Spalletti cerca di eguagliare il proprio record di 8 vittorie consecutive sulla panchina del Napoli (come l'anno scorso, tra agosto e settembre 2021). Dionisi viene da un buon risultato contro il Verona di Bocchetti e cerca di riscattare il brutto 1-6 subìto l'anno scorso a Fuorigrotta. Di seguito la cronaca del match divisa per frazioni di gioco.

La cronaca di Napoli-Sassuolo

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PRIMO TEMPO

La scelta migliore di Spalletti paga subito: Mario Rui è davvero un maestro nell'alzarsi in fase di costruzione e schiacciarsi sulla linea degli attaccanti. Questo movimento da solo sfalda il 4-5-1 (in non possesso) degli uomini di Dionisi, molto bravi quando possono gestire il pallone ma meno nel gestire le pallate alle spalle della difesa. Così il primo gol del Napoli, da un lancio di Kim per Di Lorenzo (ancora terzini decisivi ndr), che mette dentro e trova - dopo una spizzata- Osimhen da solo. Il tap-in è semplice come fare una passeggiatina col bel tempo d'estate. 1-0 ma non demorde il Sassuolo, che in più di un'occasione va vicina al gol grazie alle sgroppate e sgusciate di Laurentié. Il Napoli tiene bene ma rischia tanto sulle imbucate una volta saltato il pressing (molto offensivo). Così Pinamonti va vicino al gol su assist del suddetto sostituto di Raspadori, palla di poco fuori. Ah, avevamo dimenticato Kvaratskhelia: il Napoli sembrava poter imbastire azioni senza nemmeno chiamarlo in causa, ma a Re Mida basta un dito per trasformare in oro anche una portaerei. Così Khvicha riceve palla sulla destra - o meglio, se la viene a prendere - e con il suo muoversi confeziona l'ennesimo assist del suo campionato. Gli basta una palla, una finta. Un solo ingresso in area. Un Napoli troppo bello per essere vero raddoppia con Osimhen sul 2-0 al 20'. A questa squadra riesce tutto e vederla è qualcosa di unico. Ancora Laurentié impegna Meret, già protagonista in una lettura su parata bassa a tu-per-tu con Pinamonti, subito dopo il 2-0. Al 30' così il Napoli sceglie di gestire e restare meno "a viso aperto", ma quando attacca ha troppe varianti per essere anticipato o frenato. Sugli sviluppi di calcio d'angolo Mario Rui vede Kvaratskhelia inserirsi ai fianchi del Sassuolo e gli dà un pallone perfetto. Khvicha semplicemente controlla, tira e segna. Ne ha fatto un altro: 3-0! Lo stadio si alza in piedi e si inchina. Il primo tempo si chiude sul ricordo costante di questa giocata.

 

SECONDO TEMPO

Un buon Sassuolo riparte convinto e deciso nel secondo tempo, approfittando della stanchezza del Napoli e di qualche piccolo errore di sufficienza. Ci pensa Meret due volte, con la difesa pronta a ripiegare su ogni ribattuta. Spalletti capisce che Zielinski non è in giornata e attiva il suo ottovolante dei cambi: dentro Elmas e Ndombele per il polacco e un Anguissa lontano dalla condizione ottimale. Il Sassuolo fa ancora male perché il Napoli non ha nessuna intenzione di retrocedere o di smettere di pressare e raddoppiare sul portatore di palla: grazie a questi movimenti, con il recupero alto, gli azzurri creano qualche occasione nel primo quarto d'ora. Come al solito Kvara e Osimhen negli spazi sono stellari.  Al 77' Victor ha ancora la forza di attaccare un pallone regalato dalla difesa dei neroverdi e con uno scavetto squisito batte Consigli: è il 4-0 che suggella un ottobre senza precedenti. Di sole vittorie. Nel finale un pesante doppio giallo per Laurentié e tanti cambi: spazio anche a Demme e Zanoli, oltre che a Raspadori. Nel finale Zanoli si concede una galoppata meravigliosa che quasi porta al 5-0 che avrebbe fatto rivoltare l'impianto intero. Tredicesima vittoria consecutiva per un Napoli distruttivo negli spazi. E quando non ci sono, se li crea. Finisce 4-0!

 

A cura dell'inviato dallo Stadio Diego Armando Maradona

Mattia Fele