Nel corso della trasmissione '1 Football Club' in onda su 1 Station Radio è intervenuto Arturo Di Napoli. L'ex attaccante della Salernitana ha parlato dell'imminente derby campano che vedrà la sua ex squadra impegnata contro il Napoli. Ma sono tanti altri i temi al centro del suo intervento.
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Di Napoli: “Il Napoli favorito contro la Salernitana. Mi dispiace per Insigne”
Le parole di Arturo Di Napoli
"Il Napoli favorito contro la Salernitana. Mi dispiace per Insigne", le parole di Di Napoli
Di seguito le sue parole a 1 Station Radio:
"Addio Insigne? Sono di vecchio stampo, è sempre un dispiacere vedere andare via le bandiere. Credo che Insigne sia andato via lì per non andare in un'altra squadra europea. Sono scelte che si pongono nella vita e quindi bisogna farle anche quando sono impopolari".
Sullo sforzo economico maggiore per una bandiera
"Lo sforzo devono farlo entrambi. Chiaro che se la differenza è di 3-4 milioni allora anche le società devono pensarci. Io rinuncerei a qualche soldo per essere ricordato come una bandiera. Sono scelte, lui avrà avuto una scelta obbligata, ma credo che sia il Presidente che Insigne avrebbero dovuto fare uno sforzo, ma penso ci siano delle scorie più profonde".
Sul rinnovo di Mertens e le sue dichiarazioni d'amore per Napoli
"Ci fa riflettere. Da tifoso sembra che al Presidente non gli vada bene quando i giocatori siano amati in modo viscerale. Bisognerebbe avere buon senso, ma questo va da giocatore a giocatore e da Presidente a Presidente. Spero che Mertens possa rimanere così che i tifosi possano avere un attaccamento ancora maggiore".
Sulla partita tra Napoli e Salernitana
"Il Napoli ha superato la situazione deficitaria dovuta al Covid e gli infortuni. Lo ha superato alla grande e va dato grande merito a Spalletti perché ogni giocatore che entra sa cosa deve fare. Vedo il Napoli in grossa crescita, il campionato non è scritto ancora anche se l'Inter merita la posizione in classifica per il gioco espresso, la solidità e la continuità. E' ancora tutto aperto ma queste giornate sono decisive. Inter e Napoli sono le squadre che possono giocarsi qualcosa a livello di Scudetto. La Juventus è distante 12 punti, ma piano piano sta risalendo. E' tornata la Juve di Allegri che con il minimo sforzo porta a casa il risultato".
Mertens o Osimhen?
"Possono coesistere, perché sono diversi. Il nigeriano quando ha campo può diventare devastante, per il gioco di Spalletti gli uomini che creano superiorità numerica come Mertens diventano fondamentali. Possono assolutamente coesistere, addirittura tutti e tre anche con Insigne. Come prima punta penso che Osimhen ha dimostrato di essere un giocatore straordinario, ma è un delitto scegliere uno o l'altro".
Sulla Salernitana e la nuova proprietà
"E' arrivato un Presidente lungimirante e chiaro. Lo ha dimostrato nei suoi interessi personali, sarà un punto di partenza. Queste società devono pensare sul settore giovanili, perché la Campania ha dei ragazzi pazzeschi. Ha dato quel cambiamento che a Salerno ci voleva, credo che la vedremo diversa. Lotito in 10 anni ha fatto qualcosa di straordinario, ma ci sono delle regole che si sapevano da tanto tempo e quindi la situazione era diventata paradossale. Tutto è bene quello che finisce bene".
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