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NAPLES, ITALY - APRIL 18: AS Roma coach Josè Mourinho and SSC Napoli coach Luciano Spalletti prior to the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Massimo Cecchini, giornalista della Gazzetta dello Sport che segue la Roma, che ha parlato della sfida col Napoli. Il giornalista ha analizzato le assenze in casa giallorossa oltre alla difficoltà di battere la squadra di Spalletti: per riuscire nell'impresa sarà fondamentale il fattore stadio.
Le parole di Cecchini:
“Il Napoli è una squadra difficile da battere per chiunque. A differenza di quanto accade spesso a Napoli, la Roma da aprile scorso ha sempre lo stadio in sold out. Il fattore emozionale qui a Roma gioca un ruolo importante, perché un conto è essere tifosi non andando allo stadio e un conto è essere tifosi andandoci".
Su Mourinho
"Avvio di stagione buono, ma ha raccolto più di quanto meritasse. Ha raccolto punti dove non meritava di farli. Anche se ci sono partite come quella contro l’Atalanta dove non meritava di perdere. È una squadra che non brilla dal punto di vista del gioco, ma è molto solida e concreta e quando passa in vantaggio difficilmente non fa risultato. Il croce via del match credo sarà il duello tra Pellegrini e Lobotka perché il primo compito di Pellegrini sarà quello di mettersi sulle linee di passaggio e limitare il raggio d’azione di Lobotka. Sarà uno dei duelli chiave della partita. Osimhen sta vivendo un ottimo periodo, mentre Abraham è in crisi ed ha perso il posto da titolare in qualche situazione. Belotti lo insidia ed è l’ombra di un giocatore che l’anno scorso ha fatto 27 gol. Bisogna vedere che tipo di partita il Napoli verrà a fare".
Su Anguissa
"Se la mettiamo sul piano delle assenze non ce ne sono dell’importanza di Dybala. Il calcio è fatto di imprevisti. Chi ha una rosa ampia può far giocare altri giocatori quando ce ne sono alcuni indisponibili. Spalletti credo sia un grandissimo allenatore in grado di far crescere tanto i propri giocatori. In Serie A non è sottovalutato, non ha mai vinto lo scudetto ma fino alla scorsa stagione non ci era mai riuscito neanche Pioli”.
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