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Real fortunato, Di Lorenzo e Meret pagano dazio: Valverde fa esultare Ancelotti

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

In seguito alle due vittorie consecutive in campionato,

Emozioni intense per l'inno della Champions, eccitazione per una partita sbalorditiva. Il percorso europeo del Napoli riprende dal Maradona con il colosso Real Madrid, specialista della Coppa dalle grandi orecchie. Reduce da due vittorie consecutive, la squadra di Garcia vuole conquistare i tre punti contro la formazione di Ancelotti, atteso con ansia sotto l'ombra del Vesuvio in seguito all'esperienza in azzurro durata circa diciotto mesi. Il tecnico francese si è affidato ai veterani della rosa per fronteggiare la squadra madrileña: l'unica eccezione resta la difesa per le scelte obbligate, ricadute sulla coppia Ostigard-Natan

Napoli-Real Madrid, la cronaca della partita

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Primo tempo

Salita la febbre Champions a Napoli in una cornice di Maradona memorabile, il giorno della sfida più attesa è finalmente giunto. La partenza degli azzurri è positiva, l'atteggiamento offensivo emerge sin dai primi minuti della gara. Lungo giro palla da parte dei blancos, la formazione di Ancelotti tenta di spingersi immediatamente in attacco. Il Napoli, tuttavia, pressa molto alto per non consentire un agevole palleggio agli ospiti. La prima grande occasione della gara è del Real con Rodrygo, conclude con un ottimo tiro indirizzato verso lo specchio della porta, ma Meret risponde presente. Il Napoli, tuttavia, passa a condurre  al 20' del primo tempo con il colpo di testa di Ostigard: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Natan sfrutta l'uscita a vuoto di Kepa, la sfera si stampa sulla traversa e il centrale norvegese salta più in alto di tutti insaccando in rete. Nonostante la gestione del gioco della squadra di casa, la risposta degli spagnoli è immediata, Vinicius ristabilisce la parità al Maradona, in seguito ad un errore colossale di capitan Di Lorenzo e al recupero del pallone da parte di Bellingham. E proprio la stella dei blancos completa la rimonta alla mezz'ora di gioco e si inventa un gol fuori dal comune. Il talento inglese, difatti, semina il panico tra i calciatori del Napoli, la sua azione personale termina con il vantaggio del Real. La prima frazione di gioco si chiude con il punteggio di 1-2 a favore della formazione di Ancelotti.

Secondo tempo

Nessun cambio in questo inizio di secondo tempo, medesimi protagonisti che hanno concluso il primo tempo. Al Napoli serve una reazione, la strada imboccata nella ripresa è quella più adeguata. Dopo il tentativo pericoloso di Kvara, gli azzurri si spingono in avanti per riacciuffare il risultato. Zielinski trova un grande corridoio in area di rigore per Osimhen, che si allarga e prova a calciare trovando il muro in scivolata di Nacho. L'arbitro Turpin va al monitor, check in corso per attenzionare il tocco di mano del centrale spagnolo ed indica il dischetto. Penalty trasformato dal polacco, il quale si presenta sul dischetto e in modo glaciale regala il pareggio ai padroni di casa. Ancora Kvara e Zielinski, i migliori tra le fila dei partenopei, sfiorano la rete della rimonta; la squadra di Garcia è una furia, l'obiettivo è ribaltare il risultato. Malgrado l'equilibrio in campo, l'incredibile botta dalla distanza di Valverde gela il Maradona, nuovo vantaggio del Real. Dopo il corner battuto da Modric, la sfera arriva sui piedi dell'uruguaiano che lascia partire una violenta conclusione dai venticinque metri. Pallone stampato sulla palestra, che prima colpisce la schiena di Meret e poi rotola in rete. Napoli sfortunato, nuovamente in svantaggio per la rete dei blancos. Concessi cinque minuti di recupero, la partita termina con il risultato di 2-3 a favore della squadra di Ancelotti, la quale beffa Osimhen e compagni nel finale.



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