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NAPLES, ITALY - OCTOBER 03: Carlo Ancelotti, Head Coach of Real Madrid, poses for a photo with Rudi Garcia, Head Coach of Napoli, prior to the UEFA Champions League match between SSC Napoli and Real Madrid CF at Stadio Diego Armando Maradona on October 03, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
L'osservatore tecnico UEFA, Ole Gunnar Solskjær in un articolo a Fedex individua i momenti chiave che hanno deciso uno dei match più attesi di questa seconda giornata di Champions. Di seguito l'analisi dell'ex calciatore e allenatore.
Di seguito l'estratto presente sul sito della Uefa: "Soprattutto nel primo tempo, il Real Madrid ha avuto lunghe sequenze di possesso palla di altissima qualità. Ha giocato con fiducia e senza paura, come vuole Carlo Ancelotti (...). Il Napoli ha giocato con un 4-3-3, con i centrocampisti centrali a fare pressing ma con gli esterni ad abbassarsi insieme ai terzini. Il centrale Stanislav Lobotka rimane spesso da solo e il Real ne approfitta nel primo tempo. I centrocampisti Toni Kroos, Federico Valverde, Bellingham e Aurélien Tchouameni ruotano costantemente, cercando di far muovere il blocco difensivo del Napoli e ricevere palla in aree pericolose. In diverse occasioni, i centrocampisti del Real si scambiano di posizione per lasciare Kroos nella posizione di regista e sfruttare la sua meravigliosa gamma di passaggi. Camavinga si accentra per riconquistare rapidamente la palla e aiutarlo a dettare il gioco. Per quanto riguarda Bellingham e Valverde, operano negli spazi tra le linee davanti alla difesa a quattro. Dani Carvajal sale largo sulla destra; Vinícius Júnior va a sinistra e cerca di puntare i giocatori ogni volta che prende palla. Queste rotazioni hanno permesso al Real Madrid di manipolare lo scenario di gioco. In particolare nel primo tempo, il Napoli ha faticato a far fronte ai cambiamenti di modulo degli ospiti, che a volte cercavano il gol con un 2-3-5".
"Sarebbe sbagliato concentrarsi solo sul Real Madrid: merita un elogio anche Rudi Garcia, soprattutto per i cambiamenti apportati nella ripresa, quando la sua squadra è stata molto più compatta e solida dal punto di vista difensivo (...). Nella ripresa il Napoli è più compatto, con Zambo Anguissa e Lobotka a fare filtro davanti ai difensori centrali. Mentre nel primo periodo la larghezza media di campo coperto era stata di 29,7 metri, nel secondo è di 24,1 metri. Dopo uno svantaggio di 2-1 all'intervallo, il Napoli torna in campo con un'altra testa e pareggia con Zielinski. Domina nel possesso palla e Zielinski e Khvicha Kvaratskhelia sono pericolosi sia nel creare occasioni che nell'uno contro uno. Anche i difensori centrali Natan e Leo Østigård sono bravi ad avanzare a centrocampo per chiudere su Bellingham, Valverde e Vinícius Júnior".
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