Nel posticipo della domenica sera Napoli e Milan si giocano la testa della classifica. Peccato che malgrado un Maradona gremito in ogni ordine di posto, sia stato proprio il collettivo rossonero a portare a casa l'intera posta. A sette giorni dall'emozionante gol di Fabian Ruiz il Napoli deve fortemente ridimensionare, ancora una volta, le proprie ambizioni scudetto. Veniamo ora alla cronaca del match: nel corso del primo tempo la partita è molto tesa. Le due contendenti si studiano, si guatano come se entrambe fossero entrambe delle prede. Forse si temono. Quand'è così, inutile girarci intorno, è lo spettacolo che paga dazio.
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La zampata di Giroud dà una mazzata alle ambizioni scudetto del Napoli
Napoli-Milan, la cronaca
Napoli-Milan, la cronaca: una sconfitta che brucia
La gara insomma inizia col freno a mano tirato. Volendo entrare nello specifico, pur non avendo registrato grosse occasioni da gol, ci sono anche degli interventi pericolosi in area di rigore (il Napoli può certamente recriminare più del Milan per un penalty non fischiato su Osimhen), ma l'arbitro uniforma il metro di giudizio e lascia giocare senza interrompere il gioco. Davvero senza senso le reiterate proteste di Pioli per un presunto fallo di Koulibaly su Bennacer. All'inizio della seconda frazione arriva la doccia fredda. E fa male. Quando l'orologio segna 49 minuti Calabria tira a botta sicura verso la porta di Ospina. Il tiro però, malgrado le alte ambizioni, gli esce strozzato. Ma questo è un bene per gli ospiti. La palla viene arpionata da Giroud che ci mette il piedone e infila la porta napoletana con un guizzo da grande giocatore qual è. Dopo aver freddato l'Inter l'ex Arsenal beffa anche i partenopei. Il Napoli accusa il colpo e fatica a rimettersi in sesto. Spalletti non cambia gli interpreti fino al minuto 70 quando Elmas e Ounas provano a dare brio alla squadra. La squadra alza il baricentro, ma non riesce mai a creare pericoli. Finisce così e fa male.
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