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Blackout Napoli, magie di Diaz e il ritorno di Leao: poker del Milan al Maradona

Gennaro Del Vecchio

Spalletti applaude, ma è una serata da dimenticare nel mezzo di una stagione indimenticabile. Pesa l'assenza di Osimhen, ma non è l'unica

Dopo il poker rifilato al Torino, il Napoli cade bruscamente in casa contro il Milan lasciando sul terreno del Maradona rimpianti e qualche certezza. È il 'ritorno alla normalità' con annesso 4-2-3-1 studiato da StefanoPioli a creare più di qualche grattacapo ai ragazzi di Spalletti. La apre Leao, la chiude Saelemakers. Delizia Brahim Diaz. Non pesa solo l'assenza di Osimhen, ma anche quella degli interni: Anguissa e Zielinski. Spenti e mai in partita. Kvaratskhelia si accende a luci alterne, ma non basta. Troppo poco Napoli per questo Milan.

La cronaca di Napoli-Milan: da Leao a Brahim Diaz

I guizzi di Brahim Diaz

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Durante il primo tempo va in onda lo show targato Brahim Diaz. Attento in fase difensiva, impeccabile in quella offensiva. Partono fortissimo i rossoneri sfiorando al 3' la rete del vantaggio grazie ad un rigore in movimento proprio dello spagnolo, stoppato poi da Meret. Il Napoli risponde con Simeone, ma il tiro non impensierisce Maignan. La svolta del match arriva al 17' sempre dai piedi dell'ex Real Madrid: sinistro-destro per superare Lobotka, filtrante per Leao e scavetto del portoghese per insaccare in porta il gol che apre le marcature. Quando sul cronometro spunta il numero dieci, prova ad entrare in partita anche Kvaratskhelia, ma Calabria, aiutato anche dal sacrificio dei suoi attaccanti, chiude fascia ed idee del georgiano. Stravince in mezzo al campo - durante i primi 45 - il duo (aiutato da Krunic trequartista) Tonali-Bennacer. Da evidenziare le diagonali interne di Theo a tagliare in due campo ed avversario. Il raddoppio rossonero nasce dalla sinistra: cross di Bennacer per Diaz che, prima supera Mario Rui, poi deposita in rete il pallone della sicurezza.

Il Napoli

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Nei secondi 45', arriva puntuale la risposta del Napoli da grande squadra ferita da due cicatrici. Entra in campo anche il Maradona: dalle curve alle tribune. Spingono forti gli azzurri, anche se la prima occasione del secondo tempo nasce dai piedi di Giroud che per questione di centimetri non chiude la partita. Lo fa, invece, Rafa Leao. Timbrando ancora una volta il cartellino con un sinistro che si accomoda sotto l'incrocio dei pali. Nel mezzo, due miracoli di Maignan: prima su Kim, poi su Mario Rui. Mentre il tifo ospite intona canzoni di stampo azzurro, Saelemaekers chiude definitivamente i conti con una prodezza partorita dalla trequarti e conclusa con la sfera depositata alle spalle dell'estremo difensore italiano. Ritorna in campo Raspadori, ma sciupa - dopo una progressione palla al piede - l'occasione di tornare al gol.