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Napoli, il legale: “Provvedimenti dopo l’Inter? Attendiamo il giudice sportivo. Su Koulibaly…”

Redazione

Mattia Grassani, legale del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte

Mattia Grassani, legale del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte dopo la gara di ieri sera. Ecco le sue dichiarazioni: "Cosa intende fare il Napoli? Tutto dipenderà dal referto e dalle decisioni del giudice sportivo. Il calcio moderno è super tecnologico, ciò che si sta perdendo però è il buonsenso. Agli arbitri stanno togliendo tante responsabilità e per una volta che avrebbe dovuto mettere in campo il buonsenso con Koulibaly bersagliato per tutto il match, non l'ha fatto. Il sistema è inadeguato e lo si evince anche dalle parole del questore di Milano o dalla panchina del Napoli chiede 3 volte la sospensione della gara e questa comunque continua e poi a farne le spese è stato Koulibaly che di certo non voleva mancare di rispetto all'arbitro, ma fargli capire che se la stava prendendo con la persona sbagliata. Inter-Napoli era una partita ad alto rischio per una serie di ragioni, ma è stata gestita male da molti protagonisti e l'impianto di San Siro ha dimostrato anche l'infiltrazione di tifosi di altre squadre, pronti ad aggredire i tifosi del Napoli, neanche in Argentina c'è tanta violenza. Così come quando il giocatore sbaglia, l'arbitro concede il rigore e sventola cartellini, allo stesso modo se i tifosi si comportano in maniera incivile l'arbitro deve fischiare 3 volte e interrompere la partita. Chi ne paga le conseguenze sono i tifosi e le società. L'espulsione di Koulibaly è stata determinante in termini di risultato del match perchè parliamo del calciatore migliore in campo e l'arbitro ha violato la norma di buonsenso. Cosa farà il Napoli a seguito delle decisioni del giudice sportivo? Siamo abituati a ragionare a bocce ferme e non sappiamo ancora quale sarà la decisione del giudice sportivo, ma ci adegueremo. Dobbiamo dare un segnale a questo calcio e ci vogliono norme severe e che vadano rispettate. Tutti sono bravi a parlare quando le situazioni riguardano gli altri, ma poi quando li riguarda personalmente, rispondono che magari non sentono”.