Delusione Napoli, fermato in casa dal Lecce nella cornice di un Maradona gremito per la quarta giornata di Serie A
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Napoli-Lecce 1-1, gli azzurri si incartano e perdono la vetta
Napoli-Lecce, delusione per i 40mila del Maradona. Gli azzurri non vanno oltre il pari e perdono la vetta della classifica
Vincono Inter e Roma rispettivamente contro Cremonese e Monza, il Milan viene fermato dal Sassuolo sul risultato di 0-0, come la Lazio, che non va oltre il pari con la Sampdoria. Gli azzurri sono chiamati a portare a casa i 3 punti per non perdere la vetta della classifica. Molto diversi i valori tattici in campo, ma il Napoli non può sottovalutare gli ospiti, il cui unico punto racimolato finora non rende giustizia al gioco della squadra. Il tecnico partenopeo ne cambia ben 6, facendo esordire dal 1' di gioco Ostigard, Olivera, Ndombele, Politano, Raspadori ed Elmas, in un 4-2-3-1 nuovo di zecca.
Napoli-Lecce, avvio a ritmi bassi, poi il match si accende
L'inizio degli azzurri pare balbettante, al 13' giallo per Politano per gioco scorretto su Banda. Al 21' il Napoli si fa pericoloso su sviluppo da calcio d'angolo, Politano carica il sinistro ma Falcone dice no e devia oltre la traversa. Al 22' Ndombele in area di rigore azzurra cerca il pallone ma trova Di Francesco; il VAR conferma la decisione dell'arbitro: rigore per il Lecce. Colombo trasforma, ma calcia prima del fischio dell'arbitro. Tutto da rifare, ma a quel punto Meret si tuffa dal lato giusto e respinge. La legge del gol fallito-gol subìto non sbaglia ed il Napoli al 27' si porta in vantaggio con Elmas. Ma il Lecce non ci sta e Colombo, soltanto 3' dopo, si fa perdonare l'errore da dischetto e infilza Meret con un tiro da fuori area potente e preciso.
1-1, palla al centro. La partita si fa vivace, entrambe le compagini vogliono vincerla. Il Lecce non si chiude in difesa ma combatte, prova ad impostare e a mettere in difficoltà il Napoli, che però si prende campo e gioco. Si gioca prevalentemente nella metà campo giallorossa ma i minuti scivolano via, l'arbitro estrae il giallo prima su Hjulmand per fallo su Nndombele e poi su Colombo per gioco scorretto ai danni di Ostigard. I 3' di recupero non hanno molto da raccontare: si va a riposo sul parziale di 1-1.
Napoli-Lecce, Spalletti cambia subito
Spalletti cambia subito spartito: fuori Raspadori e Ndombele, dentro Lobotka e Zielinski. A loro fornire alla squadra qualità e geometrie che sono mancate nel primo tempo. Si torna al 4-3-3 che aveva fatto vedere cose senz'altro migliori nelle prime tre uscite stagionali del Napoli. Proprio il subentrato Zielinski, da sviluppo da calcio d'angolo tira da fuori ma il tiro è morbido: nessuna difficoltà per il portiere avversario che blocca agilmente. Il Maradona prova a spingere i suoi, che hanno preso il controllo del gioco ma sono costretti a ritmi bassi dal Lecce, chiuso tutto dietro la linea della palla a protezione della propria area.
Cambia ancora, Spalletti: al 56' spazio per Kvaratskhelia; Elmas, autore del gol, si accomoda in panchina. Al 64' sussulto per il Napoli, con Ostigard che con una gran botta da fuori sfiora la traversa. Dopo 4' è Osimhen a creare pericoli per la porta avversaria, ma schiaccia di testa e non insacca. Al 70' Politano carica il sinistro: potente ma impreciso, finisce al lato del secondo palo. E' proprio Politano ad uscire per Lozano. 18' per provare a cambiare le sorti di una partita con un unico spartito: Napoli ad impostare, Lecce a difendersi, zero spazi per i padroni di casa che sono costretti a tentare il tiro da fuori per sbloccare il risultato e portare a casa i 3 punti. Al 75' ci prova Olivera che riceva da Kvaratskhelia e tira a rete, Falcone salva il risultato. Sono proprio Olivera e Lozano a velocizzare la manovra e provare a cambiare ritmo alla partita. Ci prova Di Lorenzo, poi Zielinski ma la porta di Falcone non viene violata. Gli ultimi 5' li disputa Simeone che rileva Anguissa. Prova a vincerla così Spalletti, rinforzando il reparto offensivo per offrire più soluzioni là davanti. Ma l'assalto finale non cambia il risultato: il Lecce ferma il Napoli in casa. Delusione per i 40mila del Maradona, tanto da lavorare per Spalletti e i suoi.
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