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NAPLES, ITALY - MARCH 03: SS Lazio head coach Maurizo Sarri and SSC Napoli head coach Luciano Spalletti prior to the Serie A match between SSC Napoli and SS Lazio at Stadio Diego Armando Maradona on March 03, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Napoli e Lazio scendono in campo questa sera al Maradona, ore 20:45. Una sfida dal retrogusto tattico interessantissimo, con due squadre che offriranno di certo una prestazione di alto livello dato il livello tecnico di base delle due rose e le idee propositive dei propri allenatori di riferimento. Sarri torna a Napoli in un'atmosfera che ha conosciuto bene, per di più maggiorata dalla possibilità (realtà) di vincere lo Scudetto con diverse giornate d'anticipo. Il mese di marzo si apre per il Napoli con tre partite in casa di complessità crescente, per prepararsi ad un finale magico. Di seguito la cronaca dell'evento diviso per frazioni di gioco.
PRIMO TEMPO
È una prima frazione di puro tatticismo quella del Maradona, con la Lazio che ribatte colpo su colpo alle iniziative del Napoli come da previsione. Applicazione feroce per gli uomini di Sarri, che scalano perfettamente sui portatori del Napoli e chiudono benissimo sulle trame offensive sulle fasce alte: Kvara e Zielinski poco spesso sono riusciti a liberarsi con i loro uno-due. D'altro canto, proprio la prima occasione è targata Lazio: dopo un colpo di testa su calcio di punizione, è Di Lorenzo a togliere le castagne dal fuoco e il pallone dalla porta, ricordando Koulibaly su Lautaro in un Napoli-Inter 4-1 di fine 2019, proprio contro Spalletti. Il Napoli tira da fuori con Zielinski e Anguissa, costruisce qualche trama e cerca insistentemente Lozano, poiché centralmente le vie sono un po' occluse e Osimhen è seguito da addirittura tre uomini in preventiva. Spalletti avrà pensato alla plausibile sofferenza del 4-3-3 di Sarri sui cambi di gioco repentini, che al momento mancano di un precisione. Ancora la Lazio si fa pericolosa con Hysaj che crossa per Immobile, murato da un Kim che sembra semplicemente un veggente. Sa sempre dove e quando finirà il pallone e arriva prima degli altri, con una prontezza e una velocità devastanti. Bene anche Zielinski, un po' in ombra le migliori individualità causa partita molto bloccata. Non per niente si tratta delle due migliori difese del campionato, difficile aspettarsi un 3-3 rocambolesco. Finisce senza recupero e con una buona direzione di Pairetto, coadiuvato da Orsato che più che un quarto uomo sembra un arbitro aggiunto vero e proprio, che incoraggia e dà autorevolezza a tutta la gestione dentro e fuori dal campo.
SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo il Napoli parte con un'intensità arrembante, ma l'impressione è sempre che la Lazio non soffra più di tanto. Sarri tiene perfettamente le misure, poi esce dal pressing quando può con un ordine e una perfezione stilistica che - si vede - è proprio frutto di un allenamento costante su questi fondamentali. La Lazio è sgombra di pensiero, il Napoli va un po' a spasso e con il tempo questa dinamica premia gli ospiti. Così, su rinvio maldestro di Kvaratskhelia, Vecino inventa il gol dell'anno e scarica un siluro più forte del suono. Meret non può niente perché nemmeno Superman avrebbe potuto. Di lì in poi solo tanta confusione, una traversa per parte, poca lucidità ma si è vista ancora tanta voglia di vincere da parte del Napoli, che ora dovrà vedersela con Atalanta e Eintracht e Torino in questo mese complesso, dove l'obbligo è non perdere troppo terreno, in vista di un rush finale importante.
A cura di Mattia Fele
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