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Il Napoli vuole rinascere, ma al Maradona contro la Juve servirà “la mano de Dios”

Gerardo Di Lorenzo

Mentre il Napoli si prepara alla sfida di domani sera alle ore 18.00 contro la Juve al Diego Armando Maradona, gli interrogativi pesano come macigni e di considerazioni, tutte lecite, se ne fanno tante. In realtà il popolo napoletano, per quanto...

Mentre il Napoli si prepara alla sfida di domani sera alle ore 18.00 contro la Juve al Diego Armando Maradona, gli interrogativi pesano come macigni e di considerazioni, tutte lecite, se ne fanno tante. In realtà il popolo napoletano, per quanto perplesso, ha cercato di stare sempre accanto alla squadra ed a Gattuso; anche se a questo punto della stagione calcistica, dopo ben dieci sconfitte, oltre lo scoramento e la confusione inizia ad emergere la rabbia.

Squadra e tecnico in balia delle onde

De Laurentiis ha lasciato la tribuna dello stadio di Bergamo a fine primo tempo, pare per andare a seguire la partita negli spogliatoi, ma è comunque un segnale importante; intanto medita e sicuramente avrà un piano. Gattuso manifesta grosse responsabilità ed i suoi uomini sono in balia delle onde. Se la squadra scende male in campo, la colpa è del mister, se un singolo commette errori colossali, la colpa è dell'individualità. Insomma si è solidalmente responsabili di un'annata disastrosa.

Così è davvero difficile andare avanti, come è difficile ed impensabile aspettarsi una forte reazione già sabato sera. Troppe le lacune da colmare o buchi da tappare, il Napoli continua a navigare in acque torbide, quasi alla deriva. A volte si legge sul volto di tutti la frustrazione, l'impotenza, la rassegnazione e così davvero non si può ancora andare avanti. Forse è davvero arrivato il momento dei segnali forti che diano uno scossone all'ambiente. E domani c’è la Juve.

Napoli-Juve servirebbe un miracolo

Dichiarazioni strane da parte del mister, sono le uniche parole che vengono fuori; frasi in plexiglass preconfezionate. L'unica nota positiva, la sola, è Hirving Lozano. El Chucky ci ha creduto ed ha lottato fino alla fina. L'unico a saltare l'uomo, l'unico a giocare in velocità, l'unico con gli occhi di chi vuol reagire. Questo ragazzo sta dimostrando tutto il suo talento e soprattutto la sua personalità.

Ce ne fossero in campi altri come lui! A questo punto la Juve di domani sera fa davvero paura ed è difficile immaginare come questo Napoli possa metterla in difficoltà. Una squadra attualmente senza spina dorsale, senza gran parte dei suoi uomini migliori, soprattutto in difesa con le assenze di Manolas e Koulibaly, dovrà dare filo da torcere ai bianconeri? Rahmani e Maksimovic contro Ronaldo e Morata? Se il Napoli di domani sera sarà quello visto e rivisto nel corso di questa annata, servirà "la mano de Dios" per ricavare un risultato utile.