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Il Napoli visto col Genoa può ancora dire la sua: Gattuso ripartirà dal gioco visto ieri sera

Gerardo Di Lorenzo

Questa volta il Napoli non doveva perdere. C’è poco da dire dopo una partita del genere. La squadra di Gattuso è stata padrone del campo, nel bene e nel male, causandosi due gol e tirando ventiquattro volte in porta. Purtroppo dal...

Questa volta il Napoli non doveva perdere. C'è poco da dire dopo una partita del genere. La squadra di Gattuso è stata padrone del campo, nel bene e nel male, causandosi due gol e tirando ventiquattro volte in porta. Purtroppo dal principio del campionato l'andamento è sempre lo stesso ed il Napoli paga ogni minimo errore. Due sbavature in difesa e due gol subiti. Unici due tiri del Genoa.

Gli azzurri hanno giocato, hanno tenuto il possesso del pallone ed hanno prodotto, ma anche se la partita fosse durata duecento minuti, il pareggio non sarebbe arrivato e comunque sarebbe stato stretto. Si poteva fare meglio, certo, ma questa volta non è giusto lanciare rimproveri agli azzurri. Un palo con Insigne nel secondo tempo, una traversa con Petagna nel primo tempo e tanti interventi del miglior Perin della stagione.

Un Napoli veloce e compatto viene sopraffatto dalla cattiva sorte

Il tutto con un possesso palla schiacciante. Un Napoli compatto, veloce come poche altre volte eppure nulla da fare, perché quando la palla decide di non entrare, non entra. La mente non può non tornare agli infortuni e su che Napoli sarebbe stato con i titolarissimi in campo. Ma questo lascia il tempo che trova, ciò che fa male è vedersi davanti una sconfitta del genere. Si poteva fare meglio, questo è scontato per i detrattori, ma il calcio è fatto di eventi, fortunati o meno e questa volta, a dire il vero non solo questa volta, gli eventi sono stati sfavorevoli, condizionando il risultato nel modo peggiore.

Mettici pure che il secondo gol del Genoa è nato da un possibile fallo su Di Lorenzo e in pieno recupero un possibile rigore su Mario Rui non è stato concesso senza neppure un dubbio dal VAR ed ecco che il risultato fa male, ma mente. Si può recriminare si, ma per i punti persi in precedenza. Partite come questa ci stanno nell'arco di un campionato, che però pesano di più quando hai lasciato in giro troppi punti, soprattutto meritatamente. Tante spetti tecnici della partita di ieri potevano essere corretti, col senno di poi però.

Con 24 tiri, due legni e parate di Perin, il Napoli avrebbe meritato di più

La verità va ammessa e il Napoli non merita di avere solo le critiche ma anche gli elogi; quindi diciamolo che ha giocato una gran gara, in cui c'era tutto ciò che da sempre gli si rimprovera: tenuta mentale e fisica, aggressività, velocità, compattezza tra i reparti, cinismo sotto porta. Gli errori ci stanno, quelli di Demme, di Maksimovic o di chiunque altro; il problema è che la cattiva sorte fa si che ogni singolo errore si tramuti in un gol per gli avversari.

Forse la partita col Genoa può essere stata inconsapevolmente la partita della svolta, in cui si è visto ciò che il Napoli difficilmente ha mostrato. Queste partite si perdono raramente e l'auspicio è di vedere il Napoli di Genova con costanza. I risultati non possono che arrivare. Nell'attesa del miglior Osimhen, del miglior Insigne, di Mertens, di Fabian Ruiz e di Koulibaly, questa squadra deve partire dal gioco di ieri sera. No, questo campionato non ha ancora decretato l'ultima parola sul Napoli.