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Napoli, l’ex Garics su Lainer: “La resistenza l’arma migliore”

Redazione

György Garics, ex calciatore austriaco che in Italia ha giocato con le maglie di Napoli, Atalanta e Bologna, ha parlato attraverso le frequenze di RMC Sport durante la trasmissione A tutto Napoli. Ha appeso gli scarpini al chiodo da un po’,...

György Garics, ex calciatore austriaco che in Italia ha giocato con le maglie di Napoli, Atalanta e Bologna, ha parlato attraverso le frequenze di RMC Sport durante la trasmissione A tutto Napoli.

Ha appeso gli scarpini al chiodo da un po', nonostante i suoi 34 anni. “Avevo deciso di smettere dopo Euro 2016, avevo un contratto in Germania. Ho dato un taglio alla mia carriera, l'ho interrotta momentaneamente dopo la morte di mio padre. Sono tornato a Bologna, mi sono stabilito qui e avevo deciso di lasciare la città solo in caso di grande opportunità. Ho preferito dire addio io al mondo del calcio giocato, meglio così invece di far decidere gli altri”.

Poi, però, ha giocato all'Imolese. “Ho dato un taglio netto alla mia carriera, scegliendo Bologna come casa mia. Ero in Serie D, vicino casa e vicino la mia famiglia, la Società mi aveva conquistato con progetti importanti. Poi il rapporto s'è concluso per motivi ignoti, per questo ho deciso chiuderla lì”.

Ha giocato due anni a Napoli, dove a breve potrebbe arrivare un altro calciatore austriaco: Lainer del Salisburgo. “Lo conosco abbastanza, è un lavoratore. Un vero austriaco, la sua dote migliore è la resistenza. Nelle gambe non ha 90', ma 120'. Può dare fastidio agli avversari con la sua resistenza, è un discreto terzino con un pizzico di esperienza perché fa parte della Nazionale austriaca e ha giocato col Salisburgo in Europa League. E' abbastanza giovane, ha voglia di fare e di inserirsi. E' un ragazzo che ha quasi 26 anni. Vice Hysaj? Può essere il suo ruolo ideale, anche per maturare ulteriore esperienza. Il Napoli di oggi non ha tempo da perdere, nel senso che ha bisogno di calciatori già pronti e importanti per lottare in ottica Scudetto”.

Si aspettava un possibile addio di Hamsik al Napoli dopo 11 anni? “Lo conosco bene, a Napoli ho provato a dargli una mano nei suoi primi mesi in azzurro. Eravamo vicini di casa, con una cultura abbastanza simile. Siamo rimasti in ottimi rapporti, nel calcio di oggi è tanto militare 11 anni nella stessa squadra. In questo momento può sembrare strano che lui chieda di andare via, ma è anche comprensibile dopo la delusione di questa stagione. Tutti credevano al sogno Scudetto, magari col tricolore l'eventuale addio sarebbe stato meno traumatico. Se lui ha deciso di andar via, ha i suoi buoni motivi. Andrebbe in Cina a guadagnare tantissimo dal punto di vista economico, facendo comunque una nuova esperienza di vita. Tra l'altro si dice che la Cinasia il futuro di tutti noi, certamente nessuno può essere arrabbiato con lui perché Hamsik ha dato tanto al Napoli. E' secondo soltanto a Maradona, bisogna solo ringraziarlo”. Tmw.