Non è semplice avere ragione dell'Empoli, una squadra che - malgrado il modesto lignaggio - ha racimolato tanti punti e lo ha fatto con un calcio identitario, un calcio che non ha paura di esprimersi. Il primo tempo, per la verità, è abbastanza interlocutorio e segue il copione previsto nella vigilia: la banda Spalletti fa la partita, ma i toscani non rinunciano a offendere.
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Al 45′ – Rispettati i pronostici della vigilia, con l’Empoli c’è da sudare
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Al 23' Elmas sfiora il gol con un tiro dal limite dell'area che scheggia la traversa. Al 40' invece è Lozano a flirtare con il tabellino. Il suo tiro in progressione però è tanto potente quanto centrale. Vicario smanaccia non senza difficoltà. A un minuto dal "rompete le righe" Insigne recupera la sfera sull'out di sinistra e calcia a giro sul secondo palo. Il pallone fa la barba al palo e poi si spegne, laconicamente, sul fondo del campo. Peccato per Piotr Zielinski. Il polacco lascia il terreno di gioco al minuto 21. Problemi respiratori per lui, speriamo nulla di grave. Molto bene invece Ounas, anche se a volte un po' evanescente. L'algerino brilla sulla trequarti, disegna calcio, ma marca visita quando c'è da affondare la lama nella carne dell'avversario. Da rivedere Mertens e Lozano che potrebbero senz'altro incidere di più. Il verdetto alla ripresa.
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