Giungono da Napoli le prime sentenze e le prime condanne in seguito agli scontri in città con i tifosi dell'Eintracht. Questi sono avvenuti nel pomeriggio che ha preceduto la sfida di Champions tra le due compagini. Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, il primo indiziato è un uomo di 32 anni. Questo il motivo della condanna.
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Scontri Napoli-Eintracht, 2 anni e 6 mesi di reclusione per un ultrà azzurro
Scontri Napoli-Eintracht, il lancio della pietra fatale
—Una delle scene più rappresentative della giornata di Mercoledì è la marcia e la distruzione dei bar nei pressi di Piazza del Gesù. La camminata è proseguita fino a Calata Trinità Maggiore. In un momento di caos, i napoletani sono scesi in piazza per fronteggiare i tedeschi. Per arginarli c'è stato un lancio di oggetti verso la folla e di conseguenza vicino alle forze dell'ordine, in particolare pietre. Il risultato è stato l'arresto di cinque ultras napoletani. Tra questi, come prima anticipato, un uomo di 32 anni che ha colpito due dei bus dell'azienda municipalizzata che accompagnava i sostenitori dell'Eintracht. L'accusa è di lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive e resistenza al pubblico ufficiale. La pena è di 2 anni e 6 mesi di reclusione: il giudice stabilisce per l'uomo gli arresti domiciliari.
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