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Giungerà una multa per Carlo Ancelotti, che ieri sera non ha presenziato alla conferenza stampa post Napoli-Salisburgo, come invece impongono le regole UEFA. Probabilmente il tecnico non avrebbe saputo spiegare né avrebbe voluto dettagliare quanto stava nel frattempo accadendo negli spogliatoi: la squadra ha deciso di non rispettare il ritiro imposto dalla società. Una decisione senza precedenti, almeno nella storia del club, che preannuncia giorni complicati e non privi di conseguenze, oggi non ancora facili da immaginare.
La Repubblica ha raccolto i retroscena della serata del San Paolo, quando i calciatori hanno optato per un ammutinamento clamoroso e non sono saliti sul pullman, già pronto per riportarli a Castel Volturno.
"Un vero e proprio schiaffo ad Aurelio De Laurentiis, che aveva invece previsto per la squadra il ritiro punitivo fino a domenica. A prescindere dall'esito dell'attesa sfida internazionale di ieri sera. Il presidente era già andato via ed è stato informato dei clamorosi sviluppi dal figlio Edoardo, affrontato negli spogliatoi con toni aspri dai leader del gruppo, guidati dal capitano Insigne. “Noi torniamo a casa nostra, dillo pure a tuo padre...”.
Pare che Ancelotti abbia cercato di fare da mediatore, sebbene contrario fin dal principio al ritiro imposto dalla società. L'allenatore col suo staff hanno dormito a Castel Volturno e questa mattina attendono la squadra per l'allenamento. In attesa che la notte abbia calmato gli animi e portato il buon consiglio. Tuttavia, si attende una mossa di De Laurentiis, e la minima decisione che possa prendere è una multa piuttosto salata. Difficile però che sia l'unico prezzo da pagare per questa improvvisa "guerra civile".
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