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La rubrica UP & DOWN, promossa da CalcioNapoli1926.it, ha il fine di analizzare chi non è riuscito ad offrire una buona prova e chi, invece, si è messo in risalto durante l’ultimo match.
Anche i più bei film hanno un finale ed anche quest'anno il sipario cala sul calcio italiano. Per il Napoli non si tratta di un un finale perfetto piuttosto di un finale agrodolce. L'ultimo atto di questo film azzurro è quello del San Paolo contro il Crotone: 2-1 e tutto finisce. Dopo c'è solo l'esplosione di gioia di uno stadio, di una squadra che ha dato tanto ed ha ricevuto tanto. E'un arrivederci al prossimo anno che per qualcuno si tramuta in addio. Domenica è stato, infatti, l'ultimo match per Pepe Reina, probabilmente anche per Christian Maggio e forse per Maurizio Sarri. Ed è proprio tramite questo ultimo match che vogliamo ripercorrere ciò che di bello e di brutto questa squadra ci ha mostrato.
UP - Le geometrie perfette di una squadra quasi perfetta hanno strapazzato il Crotone, solo ultima delle squadre sacrificate al potere azzurro. Quell'idea di bel gioco che Maurizio Sarri ha saputo dare ai suoi uomini come fa un regista con i suoi attori. Un gioco che, anche domenica, ha reso Koulibaly una montagna insormontabile, che ha reso Mario Rui più sicuro di se. Un gioco che ha permesso a Mertens di mostrare delle doti da centravanti prima sconosciute. Quel bel gioco che ha esaltato Milik, autore di reti che hanno spaccato gli ultimi match azzurri. Quel gioco che si regge sul grande lavoro di Allan e Callejon e che ha esaltato la capacità di uomini come Insigne, Hamsik e Jorginho. Un gioco, insomma, che ha creato una sinfonia perfetta.
DOWN - Ogni medaglia, però, ha una seconda faccia e anche per il Napoli qualcosa poteva andare meglio. Poteva essere marcato meglio Tumminello, in occasione del gol del Crotone. Hysaj poteva essere più "cattivo" nei contrasti. Qualche cambio, Rog su tutti, poteva essere sfruttato meglio per far rifiatare gli stremati "titolarissimi". Forse un pò di carattere andava mostrato nelle situazioni di difficoltà e forse il tecnico toscano avrebbe dovuto o potuto piegare qualche sua convinzione e permettere, per esempio, a Maggio di scendere in campo contro il Crotone e prendersi i meritati applausi per quanto fatto in 10 anni di azzurro. Insomma su qualcosa si deve assolutamente lavorare per rendere il futuro ancora più azzurro.
REDAZIONE - Maria Ferriero.
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