Napoli Cagliari, la cronaca del match
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Il Napoli di Osimhen è una tassa da pagare (per gli avversari)
La domanda è una: è tempo di sognare?
C'è poco da fare. Il Napoli è una tassa da pagare (per gli avversari). Sesta partita, sesta vittoria: azzurri a punteggio pieno a due lunghezze dalla prima inseguitrice (il Milan di Pioli). Veniamo adesso alla cronaca del match. La banda Spalletti chiude in vantaggio la prima frazione di gioco grazie al gol del solito VictorOsimhen. Più passano le giornate, più il centravanti nigeriano sta diventando un vero e proprio fattore, per non dire una sentenza: infatti, a giudicare dalle ultime quattro uscite, se l'ex Lilla è in campo, gli azzurri partono sempre con almeno un gol di vantaggio. Mica male?
Napoli-Cagliari, la cronaca del match
Stavolta i partenopei non possono usufruire dei larghi spazi concessi da Udinese e Sampdoria, ma questo si sapeva già. Del resto se giochi in casa è naturale che le piccole vengano a fare barricate. Eppure, quando l'orologio segna 11 minuti di gioco, il gol arriva puntuale come un treno giapponese. Questa la dinamica dell'azione vincente: Anguissa lancia in profondità Zielinski che scatta sul filo del fuorigioco e impatta la palla prima che la stessa varchi la linea di fondo. Il cross, basso e teso per Osimhen, è un cioccolattino troppo invitante. Il nigeriano sfonda la rete col piattone e va a esultare sotto la curva. Non si registrano altri sussulti nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo il Napoli parte con una mezza intenzione di gestire, ma poi ci pensa ancora una volta Osimhen a incidere sul risultato. Al 57' il nigeriano porta a spasso un affannato Godin. Poi l'ex Atletico, abbacinato da una corsa che non fatichiamo a definire complicata, stende la furia d'Africa. L'arbitro indica il dischetto, il capitano calcia e piega i guantoni di Cragno. Finisce così. Napoli saldamente al primo posto. Ma (siamo sicuri che Spalletti sarà d'accordo) è ancora presto per dire se è giunto nuovamente il tempo di sognare.
I migliori:
Osimhen, segna e funge da costante "spauracchio", si guadagna il rigore del raddoppio.
Anguissa, quantità e qualità a servizio del Napoli (sua la verticalizzazione per Zielinski in occasione del primo gol).
Koulibaly, semplicemente dominante in ogni sua giocata. Sontuoso.
I peggiori:
nessuno.
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