Napoli bello e sfortunato, come all’andata è punito oltremisura dal Real Madrid

Walter Mazzarri dopo quasi dodici anni torna ad allenare in Champions League e il suo primo avversario non è di quelli facili: il Real Madrid. Al Napoli basta fare lo stesso risultato del Braga, impegnato in casa contro l'Union Berlino, per qualificarsi agli ottavi. Il tecnico azzurro non rischia Osimhen e si affida a Simeone per scardinare la difesa dei Blancos.

Real Madrid-Napoli, il primo tempo

Ed è proprio l'argentino a sbloccare il risultato al Bernabeu al decimo minuto. Cross di Kvataskhelia e capitan Di Lorenzo di testa serve Simeone, il tiro viene parato da Lunin, ma il pallone ha varcato completamente la linea. L'orologio della gol line technology avverte l'arbitro e assegna la rete. Ma nemmeno il tempo di esultare, che il Real Madrid pareggia. Palla persa da Lobotka, in contropiede Rodrygo salta un avversario e mette la palla all'incrocio con un tiro a giro stupendo. Gli azzurri provano a riportarsi davanti, ma al 22° il Real si porta in vantaggio. Sventagliata di Alaba, ingenuo Natan che si lascia scavalcare dal cross, tenendo anche in gioco Bellingham che di testa batte ancora Meret. Bella azione di Kvaratskhelia al 28°. Dialogo con Zielinski e conclusione ribattuta da Rudiger. Mazzarri suona la carica con il suo solito rito, ma invece della giaccia si toglie il pass che aveva il collo e lo scaglia via in panchina. Gli azzurri sembrano recepire il messaggio e al 41° vanno vicini al pareggio. Corner pericolosissimo di Zielinski, ma allontana affannosamente Rudiger. Dopo quattro minuti di recupero, duplice fischio dell'arbitro.

Real Madrid-Napoli, il secondo tempo

Mazzarri mette subito in campo Osimhen al 46° al posto di Simeone e gli azzurri rispondono presente. Dopo un minuto azione insistita di capitan Di Lorenzo che serve Anguissa in area che tenta il cross, il quale viene ribattuto e scarica in rete di pura potenza il gol del 2-2. Gli uomini di Mazzarri vanno avanti sulle ali dell'entusiasmo e sfiorano il gol del nuovo vantaggio in contropiede dopo quattro minuti. Anguissa avvia l'azione, Kvara entra in area e invece di tirare prova a servire Osimhen con grande altruismo ma il nigeriano viene anticipato. Al 58° nuova occasione per Kvara che riceve palla da Di Lorenzo, ma invece di tirare tenta uno stop, sbagliandolo. Dopo quattro minuti, invece, è il Real a divorarsi il vantaggio. Cross di Mendy e clamoroso errore di Joselu che, praticamente a porta vuota, manda il pallone alto sulla traversa. Al 67° a Osimhen viene annullato giustamente un gol per fuorigioco. Mazzarri prova a inserire un po' di quantità a centrocampo con Cajuste, ma il Real sfiora due volte il vantaggio ancora con Joselu: prima al 76° sugli sviluppi di un calcio d'angolo, prova una rovesciata da buona posizione e poi al 77° manda a lato ancora una volta a porta praticamente sguarnita, con Meret che era riuscito a sventare il gol del Blancos in prima battuta. Il Real ci crede e all'84° si riporta in vantaggio. Tiro velenoso dai 25 metri del neo entrato Nico Paz che batte un Meret che poteva fare molto di più, lasciandosi ingannare dal rimbalzo del pallone. Mazzarri le prova tutte e inserisce anche Raspadori nel finale, ma è tutto inutile. I Blancos nel recupero chiudono la partita con Joselu, che questa volta non sbaglia e fissa il risultato sul 4-2. Napoli sfortunatissimo nel doppio confronto, ha giocato 180 minuti alla pari contro gli uomini di Ancelotti, ma gli episodi e la maggior esperienza dei singoli dei Blancos hanno fatto la differenza. Ma non tutto è perduto. Alla luce del pareggio del Braga contro l'Union Berlino agli azzurri basterà anche non perdere con più di un gol di scarto al Maradona.

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