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Il Napoli e gli infortuni: un terribile connubio che ha sfasato l’idea di calcio di Gattuso

Gerardo Di Lorenzo

In vista della prossima gara di campionato contro il Genoa al Marassi, si continua a parlare di un Napoli senza una chiara identità di gioco che soffre tanto, non concede azioni clamorose all’Atalanta e che alla fine si porta a casa uno...

In vista della prossima gara di campionato contro il Genoa al Marassi, si continua a parlare di un Napoli senza una chiara identità di gioco che soffre tanto, non concede azioni clamorose all'Atalanta e che alla fine si porta a casa uno zero a zero ottenuto sul proprio terreno di gioco, come fosse una coppa. Ce lo teniamo stretto il pareggio e questo è indiscutibile, poiché chi ha prodotto gioco e azioni pericolose è stata la fortuna.

Di buono c'è che il Napoli incassa il terzo risultato utile consecutivo

In fondo si sapeva che l’Atalanta di oggi è ben altra cosa rispetto alla squadra affrontata ad ottobre. Di buono c'è che i partenopei incassano il terzo risultato utile consecutivo e di questi tempi non è roba da poco. Forse qualcosa sta cambiando, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno; c'è però da stare ancora sul chi va là perché il Napoli oramai ha abituato tutti a spaventosi e improvvisi scivoloni.

Va bene così insomma, come fossimo una squadra provinciale ci accontentiamo di com'è andata. Ma la domanda che circola nella testa di tutti è: si ok, ma il gioco? Difficile rispondere dato che varie attenuanti il Napoli ce le ha. Senza ombra di dubbio la principale è che le troppe assenze stanno pesando come un enorme macigno; un Napoli con gli undici titolari o pseudo tali è da troppo che non si vede. Infortuni lunghi o brevi stanno mettendo in difficoltà Gattuso. Insigne, Koulibaly, Mertens, Petagna, Osimhen, solo per citare i più importanti. Poi le positività al Covid: Petagna, Zielinski, Elmas, Hysaj, Osimhen, Fabian.

Il Napoli che aveva in mente Gattuso non si è mai visto

In pratica il Napoli nella mente di Gattuso non si è mai visto e di questo bisogna dargliene atto. Che il mister abbia perso un po' di lucidità, alla fine ci può stare considerando come sono andate le cose e per sua stessa ammissione, di colpe ne ha; bisogna ammettere però che continua questo momento davvero difficile, con l'infermeria che non si svuota.

C'è perplessità, pessimismo, diffidenza intorno al Napoli, ma dovremmo chiederci: che Napoli sarebbe stato senza tutte queste continue e reiterate assenze? Questo è un dato di fatto che in parte discolpa squadra e allenatore; poi è chiaro che sarebbe stato lecito comunque aspettarsi di più considerando il valore della rosa del Napoli. Andiamo avanti allora, partita dopo partita, cercando di proseguire con questa continuità di risultati, nell'attesa che arrivino momenti migliori. Insomma, "adda passà a nuttata".