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Maradona, spuntano nuovi scioccanti audio. La figlia Dalma: “Cosa aspetta ancora la giustizia?”

Giuseppe Canetti

Emergono altre intercettazioni inedite pubblicate da Infobae riguardo la morte di Diego Armando Maradona. I protagonisti sono i soliti noti, dal neurochirurgo Leopoldo Luque al “tuttofare” del Diez, Maxi Pomargo, cognato di Matias Morla. Morte...

Emergono altre intercettazioni inedite pubblicate da Infobae riguardo la morte di Diego Armando Maradona. I protagonisti sono i soliti noti, dal neurochirurgo Leopoldo Luque al “tuttofare” del Diez, Maxi Pomargo, cognato di Matias Morla.

Morte Maradona, le intercettazioni shock

Pomargo: "Non lasciate che le figlie se lo portino via. Se succede, lo perdiamo. Dobbiamo resistere. Se ce la caviamo stavolta, ci sono soldi per tutti. Te ne devi occupare in prima persona perché da questo dipende il lavoro di tante persone".

Luque: "Comprendo, ci penso io ma bisogna che le figlie mettano la faccia al posto mio. Perché se va male, e lo so che andrà male, la colpa ricadrebbe su di me".

In altre intercettazioni emerge come la situazione stia per sfuggire di mano.

Luque in un dialogo con Matias Morla: "Bisogna tagliargli i rifornimenti. Non può essere che il frigorifero sembri sempre una distilleria. Sono chiaro? Non può avere continuamente vino, birra, canne, bisogna darci un taglio. Stesso discorso per le pastiglie. Non può prenderle quando gli pare a piacimento”.

Morla ribatte quasi stizzito: "Io non posso farci nulla. Non sono io a rifornirlo e non sono nessuno per dirgli cosa debba fare o meno. Io sono il suo avvocato, non sono suo padre"

Una delle intercettazioni riferite a Carlos Ibanez, uno dei sette individui attualmente iscritti nel registro degli indagati, stupisce e inquieta per malcelata ingenuità e superficialità. "Ieri sera una bomba, seratina tranquilla davanti a un film. Ha bevuto una birretta, si è fumato una canna e ha preso le pastiglie prima di andare a dormire. Come un vero lord", riferisce Ibanez a Luque come se nulla fosse.

Ma la situazione precipita il giorno del 60° compleanno del Diez, quello in cui le telecamere infieriscono sul volto gonfio e sullo sguardo confuso di un Maradona in condizioni preoccupanti. "Dimmi che può almeno spiccicare una parola", chiede Luque a Taffarel. "Non hai idea. Non si regge in piedi. Tutta colpa di Matias (Pomargo), che ieri sera l’ha fatto bere e stamattina l’ha svegliato alle 9. È ridotto uno zombie, ma sta comunque per andare (allo stadio). Vedrai, sarà un disastro. Se riuscirà a mettere insieme due parole, sarà un miracolo".

Centinaia gli audio di Luque analizzati dagli inquirenti, tra questi anche un aneddoto dai toni accesi: nei giorni del cosiddetto “ricovero domiciliare”, Luque si sfoga con Taffarel per una furibonda lite avvenuta 24 ore prima, quella in cui - come emerso da altre intercettazioni - Maradona è caduto sbattendo la testa e procurandosi un grande ematoma nella zona lombare. "Ci siamo messi a chiacchierare e a bere, a un certo punto non so chi fosse più ubriaco. Beh, succede che iniziamo a urlarci contro, una tipica rissa da sbronzi. Ma mi ha detto cose orribili e non ci ho più visto. Avevo voglia di prenderlo a pugni e vomitargli addosso tutta la sua miseria, dirgli che è un povero str..., solo e rimbambito. Io comunque gliel’ho detto chiaramente: ‘tu saprai di calcio, ma io so di medicina. Se mescoli marijuana, alcool e pastiglie, ci resti secco".

Lo sfogo di Dalma Maradona

Poche ore dopo le ultime intercettazioni svelate da Infobae è giunta la reazione di Dalma Maradona, che ha sparato nel mucchio chiedendosi su Twitter "Quanto manca perché Luque finisca in galera? E quegli inutili della psichiatra e dello psicologo? E l’infermiera? Cosa aspetta ancora la Giustizia?".

Le indagini

Nel frattempo proseguono le indagini. Il prossimo 8 marzo inizierà il lavoro della commissione medica nominata dalla magistratura per appurare eventuali responsabilità e dare risposta a una serie di interrogativi rimasti in sospeso: Maradona è stato accudito correttamente? L’abitazione in cui si trovava era provvista della strumentazione necessaria? Il trattamento medico e le terapie somministrate sono state adeguate o hanno contribuito a peggiorare il quadro clinico del Diez? La commissione medica avrà il compito d’indagare sulla base di 24 aspetti specifici indicati dagli inquirenti. Prima di tutto, si tratterà di capire quale fosse esattamente il quadro clinico di Maradona nel mese precedente al decesso indagando la natura e la complessità della patologia cardiaca di cui soffriva. Al proposito, verranno realizzate ulteriori studi per capire l’evoluzione del quadro cardiaco negli ultimi due mesi di vita, con relativa analisi dei medicinali somministrati nel frattempo.