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Foto: Taranto FC 1927
Francesco Montervino, direttore sportivo del Taranto ed ex calciatore, fra le tante, del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, ed ha parlato di Insigne, di Demme e di altri temi. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Le parole di Spalletti su di me mi hanno riempito di orgoglio. Il percorso del mio Napoli è stato lungo, abbiamo aiutato a far alzare l’asticella ogni anno.
Assenza di Demme? Diego ha dimostrato di essere un calciatore importante, l’infortunio toglie una pedina importanze in mezzo al campo, avrebbe avuto le chiavi del centrocampo da Spalletti. Per sostituirlo bisognerebbe prendere un giocatore non solo con quelle qualità tecniche, ma anche caratteriali. Mi auguro possano intervenire sul mercato, se non dovessero pensare ad un nuovo acquisto è perché sono convinti di ciò che hanno in casa.
Insigne? Non esiste un Napoli senza Lorenzo, soprattutto dopo la stagione e l’Europeo che ha disputato. Se una cosa si vuole, la quadra si trova sempre. Ricordo che fece l’esordio con noi al trofeo Birra Moretti, era veramente un ragazzino. È passato tanto tempo ed è ora è un campione.
Mertens si sta allontano dalle responsabilità di essere un pilastro del Napoli? Credo sia fisiologico. I calciatori grandi d’età, ad un certo punto, cambiano ruolo. Probabilmente la stessa società ha chiesto al giocatore di accompagnare nella crescita altri.
Chi cederà il Napoli? Quando le cose vanno per le lunghe all’ombra del Vesuvio, non vanno mai a buon fine. Dunque, dal mio modo di vedere non partirà nessuno.
Emerson Palmieri? Mi auguro arrivi, un giocatore con quelle qualità farebbe le fortune del Napoli.
Serie A? Con Mourinho, Spalletti, Allegri, Sarri, inizia ad essere un campionato veramente importante. Se dovesse tornare Conte, potremmo dire di avere tecnici tra i migliori al mondo.
Mazzarri? Non è mai facile trovare la società che ti dà la libertà di poter iniziare un percorso importante, Walter è esigente, aspetterà l’occasione giusta.
Labriola? È un ragazzo che deve fare il definitivo step per fare il salto nel calcio che conta. Un giocatore giovane, importante, venuto a Taranto per fare un buon percorso.
Parisi dell’Empoli? Un buon giocatore, ma agli azzurri serve un giocatore già affermato, altrimenti il salto di qualità non si farà mai”.
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