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Moncalvo: “De Laurentiis ha disobbedito all’ASL ma ha fatto bene”

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Il giornalista Luigi Moncalvo ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra

Tony Sarnataro

Il giornalista Luigi Moncalvo ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Moncalvo

Moncalvo: “De Laurentiis ha disobbedito all’ASL ma ha fatto bene”- immagine 2

"Allegri non ha ancora capito che sta lottando per il quarto posto. Ce n'è di strada da fare per la Juventus. Forse si illudeva che il Napoli arrivasse con tante riserve e giovani. C'è stato però il gesto di disobbedire alla ASL di De Laurentiis che ha giustamente pensato 'Perché devo mettere in campo i ragazzini? Qui si fa sul serio'. Non si capisce più niente. Sono d'accordo con il gesto di disobbedienza del Napoli, va bene che quei tre abbiano giocato. Però fossi stato in De Laurentiis non sarei neanche partito da Napoli. C'è però la famosa intervista di quando Agnelli disse 'Noi le regole le facciamo sempre in regola, come abbiamo sempre fatto' e ieri c'era qualcuno che sperava che il Napoli non si presentasse o non con la squadra migliore. Introdurrei una norma: ogni volta che c'è una mischia, un corner, un gol, un calciatore deve avere la mascherina. Poi dopo la si mette al braccio. Non si può andare a finire sempre nella burocrazia. È stata interpretata la cosa come se il Napoli avesse disobbedito, ma che deve fare giocare con i Primavera perdendo i punti? Questi pesano a fine stagione. La Lega invece di fare tutti i protocolli, pensassero a far rispettare il distanziamento. Si è scesi al 50% di capienza e dovrebbe esserci spazio tra i tifosi, ma così non accade, sono tutti uno addosso all'altro. È il Paese di Pulcinella questo qui. Dal Pino ha detto solo una cosa giusta, ovvero quando si vergognò della Superlega. Ma gente del genere non se ne importa nulla della salute dei tifosi, se ne sbatte delle cose della vita vera perché sono dei miracolati che hanno avuto la botta di lato b nel trovare fessi che gli danno stipendi altissimi. Non possono permettersi di prendere decisioni sulla salute degli atleti. Non oso pensare cosa avvenga nei campionati minori, nelle squadre under, per quanto riguarda il rispetto delle regole. Questo è un Paese marcio che ha il suo massimo nel calcio".

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