Luciano Moggi ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte sul calcio italiano e altri temi attuali. A seguire le sue principali parole.
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Moggi: “Non mi è piaciuto Spalletti su alcune scelte, il Napoli era da scudetto”
Luciano Moggi ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte sul calcio italiano e altri temi attuali: le sue principali parole
Le parole di Moggi
“Non mi è piaciuta l’amministrazione della squadra di quest’anno nel Napoli e intendo l’allenatore. Non mi sono piaciuti i cambi, non li ho capiti. Poi, può anche darsi che i giocatori abbiano chiesto di uscire perché stanchi o perché avevano qualche acciacco. Ma dispiace perché il Napoli aveva la squadra per vincere.Non ho capito come abbia fatto a subire 3 gol dall’Empoli che fatica a segnare. Quando la società dice che lo scudetto non è l’obiettivo, condiziona tutta la squadra. Siccome il Napoli ha in rosa calciatori da tanti anni, farei piazza pulita. Serve gente che ha il senso delle vittorie, il carisma e la voglia di vincere, mi pare che i calciatori di oggi invece, si siano un po' adagiati. Non so da cosa può ripartire il Napoli, non conosco bene lo spogliatoio per dire chi ha voglia di continuare a lottare. C'è troppa gente abituata a non vincere".
Gestione Spalletti
"Spalletti in alcuni momenti ha sbagliato e lo dicono i risultati. Con la Roma ad esempio, dopo il primo tempo la squadra è calata e se mandi fuori Osimhen, la difesa avversaria si proietta in avanti ad attaccare. Il Napoli ha un certo blasone e bisogna onorarlo. Sono molto attaccato a Napoli e mi spiace vedere questa squadra soccombere in questa maniera. Per fare certe cose bisogna avere un dirigente che capisca di calcio e che si prenda anche le sue responsabilità. Adesso il Napoli difetta sotto questo aspetto. Perché il Napoli non vince da 33 anni lo scudetto? Perché è stato carente e perché le altre sono state più forti. De Laurentiis ha fatto un buon lavoro perché ha preso la squadra in serie C e l’ha portata in serie A, il dopo però non è venuto bene. Forse perché ha voluto fare tutto da solo, forse perché i dipendenti non fanno bene il loro lavoro, ma il dato certo è che il Napoli come società è più debole di altre. Abito a Napoli perché mi piace la gente, l’ambiente, ho due figli napoletani”.
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