Giuseppe Incocciati, ex calciatore sia di Napoli che del Milan, ha parlato ai microfoni del quotidiano Il Roma. I temi trattati riguardavano la partita di domenica tra Napoli e Milan, in particolare l'operato di Spalletti e Pioli e l'attuale condizione delle due squadre.
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Incocciati: “Il Napoli ha tutte le carte in regola per lottare per lo scudetto”
Giuseppe Incocciati, ex calciatore di Napoli e Milan, è intervenuto ai microfoni del quotidiano Il Roma
Incocciati su Milan-Napoli: "Entrambe le squadre devono assolutamente vincere"
Di seguito le dichiarazioni dell'ex calciatore:
"Entrambe le squadre stanno soffrendo problematiche per gli infortuni. Sia Napoli che Milan sono in un periodo di poca brillantezza anche per l’ inizio sprint in campionato e per via dei vari impegni di Champions League e di Europa League. Gli uomini di Spalletti hanno abbassato di molto le loro prestazioni in difesa, in questo senso l’ assenza di Koulibaly influisce tanto. Squalifiche e infortuni destabilizzano tanto, si perdono gli equilibri. Un conto è che in difesa ci sia Kalidou, un altro è che ci sia un calciatore diverso".
Sugli ultimi risultati del Napoli:
"Il calcio è legato ai risultati: se si vince c’ è entusiasmo e autostima. Se questi vengono meno, bisogna fare i conti su chi non si assume responsabilità con il rischio di minare lo spogliatoio. Bisogna fare fede sull’ intelligenza dei calciatori: questi periodi possono accadere. L’ importante è capire i problemi e cercare di risolverli. Bisogna stringersi attorno al lavoro, con umiltà e restare tutti uniti, con la stessa unità di intenti. I calciatori con maggiore esperienza devono tirare fuori gli attributi. Sono sicuro che la squadra uscirà fuori da questo periodo nero: il Napoli, ha tutte le carte in regola, per poter lottare fino alla fine per lo Scudetto".
Sull'operato di Spalletti e Pioli:
"Pioli sta lavorando da qualche anno sulla ristrutturazione del Milan. L’ ingresso in società di Maldini e il lavoro del mister hanno rimesso in ordine le cose. Il Milan è una squadra di tutto rispetto, ma manca la vittoria, ovvero la cosa fondamentale che impone la storia del club rossonero. A Napoli, Spalletti, ha trovato un ambiente fertile in cui si è inserito come tecnico esperto, che sa gestire il gruppo e che ha carisma dal punto di vista tattico. Il mister ha usufruito della crescita calcistica e umana di alcuni calciatori. È nelle difficoltà che bisogna capire quanto le cose vadano bene. I conti si fanno alla fine. Spalletti verrà giudicato nel momento finale della stagione. Finora ha fatto bene, ma adesso serve capire come uscirà fuori da questo momento complicato".
Sulla gara di domenica:
"Sia Milan che Napoli devono assolutamente vincere perché la corsa Scudetto è apertissima. L’ Inter, sulla carta, ha un incontro facile con la Salernitana. C’ è il rischio che i nerazzurri possano andare in fuga se una tra Milan e Napoli non faccia bottino pieno. Staremo a vedere quello che accadrà a San Siro".
E poi, sugli attaccanti del Napoli:
"Il Napoli, se vuole risolvere un po’ di problemi, deve ritrovare la vena realizzativa dei suoi attaccanti. Gli azzurri hanno tutto per essere incisivi sotto porta. Ci sono un po’ di calciatori che non stanno troppo bene fisicamente: Insigne non sta attraversando un momento felice, lo stesso dicesi per Lozano, calciatori che fino a poco tempo fa andavano a mille. Quando si perde un riferimento come lo è stato Osimhen, le certezze traballano. L’attaccante nigeriano è fondamentale per tenere corta la squadra in avanti, sa difendere palla, ma è anche esempio di volontà e, soprattutto, fa gol. La sua assenza ha fatto perdere quella specie di poesia da cui sono nati i problemi".
In particolare, su Mertens e Petagna:
"Sia Mertens che Petagna hanno dimostrato di essere pronti a giocare sin dal primo minuto. Il belga, ultimamente, quando è stato schierato titolare, non è stato brillante. Petagna, invece, ha degli alti e bassi: ci sono gare in cui è molto discusso e altre in cui è tra i migliori in campo. Non credo ci sia un favorito per Spalletti in questo momento, tutti e due possono sia partire titolare che subentrare l’uno per l’altro".
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