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Dries Mertens (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)
All'indomani dalla matematica qualificazione in Champions League, in casa Napoli si parla principalmente di Dries Mertens. Dopo il match contro il Sassuolo, il belga ha espresso tutta la sua delusione nel non essere riuscito a vincere lo scudetto. Sulle sue parole è intervenuto l'ex azzurro Alessandro Renica, durante un'intervista a Radio Punto Nuovo.
Di seguito le dichiarazioni di Alessandro Renica a Radio Punto Nuovo:
"Mertens è stato onesto, ha fatto una disamina di campo, non di percezioni o di fantasia. Il campo ha fatto vedere che il Napoli era vicino allo scudetto, con una rosa adeguata. La battuta di Spalletti è infelice, probabilmente sta dimostrando di essere un allenatore che lavora bene ma con dei limiti. Mertens è umile, non ha mai preteso nulla, nemmeno di giocare. Eppure per quanto ha fatto vedere ci sono dei rimpianti".
"La squadra sente quando c’è Mertens in campo, lo riconosce come leader e giocano meglio tutti, c’è maggior equilibrio. Tutto l’opposto di quello che racconta Spalletti. A Empoli è uscito all’82’, prima di subire quei tre gol, con l’Udinese è entrato e ha cambiato la partita, con la Fiorentina è subentrato e ha fatto gol. Ogni volta la squadra con lui ha ottenuto risultati importati, cambiamenti evidenti. Con Mertens ci sto tutta la vita, il campo ha detto che lui deve esserci".
"Bisognerà chiedere al presidente, è lui che dovrà decidere. Secondo me a De Laurentiis piace Spalletti perché è aziendalista, cura la rosa, disponibile ad ascoltare e a confrontarsi. Dall’altro lato c’è Mertens che ha voglia di vincere lo scudetto, di lasciare il segno in città. Quando dice "speriamo vengano presi giocatori forti" si capisce che vuole donare a questa squadra un sogno. Sto con lui tutta la vita".
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