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Caiazza: “Il Napoli non può perdere Koulibaly a zero. Spero che Mertens resti”

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Le parole di Salvatore Caiazza a Radio Kiss Kiss Napoli

Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione 'Radio Goal' in onda su Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Salvatore Caiazza. Il giornalista de IL Roma ha parlato di Dries Mertens e Kalidou Koulibaly che sono in questo momento al centro dei pensieri del Napoli.

Caiazza: "Il Napoli non può perdere Koulibaly a zero. Spero che Mertens resti"

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Di seguito le sue parole a Radio Kiss Kiss Napoli:

"Ci sono determinate situazioni in cui un giocatore, un prenditore, un giornalista, può essere furbo da entrare nelle grazie altrui ciò non sottovaluta le qualità. Ruffiano non vuol erre in senso dispregiativo, ma è una capacità di aggraziarsi altri".

Su Mertens

"Io credo che la trattativa per Mertens andrà avanti ma con queste basi difficilmente si continuerà insieme. Mertens quando ha scoperto che l’offerta di De Laurentiis era bassa ha sparato una cifra altissima con lo stesso bonus di quando ha firmato qualche tempo fa. Poi ci si siede a tavola e si tratta. Io a prescindere dalla ruffianeria di Mertens spero che resti. Perché è uno che sa segnare, e sa fare la differenza. Poi se le strade si separeranno ce ne faremo una ragione come abbiamo fatto per Cavani, Lavezzi, Higuain, Hamsik e come stiamo facendo per Insigne".

Sulla situazione di Koulibaly

"La situazione Koulibaly è diversa. Parliamo di un classe 1991 che fa la differenza ed è fondamentale. Poi anche qui c’è il discorso economico. Lui attualmente guadagna 6 milioni se il Napoli arriva ad offrire 4 milioni si potrebbe fare. Inoltre bisogna vedere anche le offerte che porta il suo agente Ramadani. Spero comunque che non lo si perda a zero".

Sulla possibile cessione di Koulibaly

"Io penso che se non si trova un accordo per il rinnovo bisogna venderlo quest’estate perché non si può perdere un giocatore come lui a zero. Per quello che ha dato, per le offerte che ha rifiutato per rimanere. Un giocatore che con ogni allenatore ha avuto un ruolo primario come testimoniato anche Spalletti che lo ha eletto Comandante, che in gergo militare comanda ancor più del Capitano".