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Sorrentino: “Il Napoli deve puntare su Meret perché è un grandissimo talento”

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Le parole dell'ex portiere del Chievo

Enrico Esposito

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, il presidente del Chieri Stefano Sorrentino è intervenuto su Meret. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Sorrentino su Meret

meret napoli

Di seguito le dichiarazioni di Sorrentino:

"Com'è nata l'idea di partire con il Chieri, un club dilettantistico? È un'esperienza stimolante, ma bisogna anche avere le capacità per poi risalire. Ho la fortuna di avere il centro sportivo vicino casa, tutto il resto però è venuto da sé. Il calcio è lo sport più bello del mondo, ma a volte anche il più complicato. Il club punta sui giovani? Assolutamente si, non dobbiamo meravigliarci che l'Italia non abbia partecipato ai Mondiali per due anni consecutivi. Non puntare sui giovani penalizza loro a 360°, invece il nostro obiettivo è valorizzare questi talenti. Sono tanti gli aspetti da cambiare, l'assenza al torneo mondiale è un campanello d'allarme. A livello europeo latitiamo da troppi anni, dovremmo focalizzarci più in casa nostra piuttosto che guardare altrove".

Nel ruolo di portiere attualmente ci sono profili interessanti a livello italiano: chi tra loro ha il futuro già scritto?

"Gollini, Carnesecchi, Meret, Perin, Donnarumma: sono tanti i calciatori abili in questo ruolo. Purtroppo per me, durante la mia carriera, c'è stata la volontà dei diversi club di puntare su portieri stranieri, ma sono contento attualmente che lo scenario stia cambiando. La scuderia dei portieri italiani è la migliore".

Il calcio sta diventando sempre più povero, ma si sta tentando di renderlo più sostenibile: quali sono i possibili step per condurlo verso un miglioramento?

"Bisogna avere delle regole chiare, abbiamo dei costi specifici da pagare. Il centro sportivo del Chieti è stato pagato tanto, ma non ci sono benefici da parte della federazione, è spesso trattato come un campo oratorio. Alla lunga subiscono dei danni questi generi di strutture, la federazione dovrebbe, invece, tutelare maggiormente queste strutture. Ognuno stabilisce la rata che desidera, ma è un concetto sbagliato. Bisogna capire che nel calcio si deve necessariamente partire dal dilettantismo, è, inoltre, un'esperienza magnifica, sono felice di viverla a pieno. Abbiamo il sorriso stampato in faccia, perché questo è il calcio vero, animato da un'enorme passione. Non lasciamo che si dimentichino i valori del calcio e dello sport generale. Io sono stato fortunato, perché ho reso la mia passione uno sport. Dovremmo puntare sui giovani ed in particolari sui talenti italiani per facilitare la loro crescita".

Nonostante il rinnovo ad un passo, Meret potrebbe lasciare il Napoli ed approdare all'Empoli: gli azzurri dovrebbero trattenerlo?

"Meret è stato penalizzato nel corso di questi anni da una serie di infortuni e dalla presenza di Ospina. È un profilo di altissimo livello, il miglior portiere italiano dopo Donnarumma. Il club azzurro dovrebbe puntare sulle qualità di questo calciatore. È giusto che con l'addio di Ospina, Alex debba giocarsi le sue carte sotto l'ombra del Vesuvio e partire titolare. Deve giocare ad alti livelli e competizioni importanti".

Continuerai a fare l'opinionista Mediaset?

"Proseguirò lungo questa scia, anche per trovare un espediente affinché stacchi dalla mia professione quotidiana. Sono felice di essere con loro".