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Juve si è fermata, il Napoli no. E questa è già una bella notizia. La squadra azzurra ha cominciato con una bella vittoria contro la Samp la sua stagione casalinga. Serviva un successo per poter sfruttare al massimo il pari dei bianconeri con la Fiorentina e portarsi a -1. Se non ci fosse stato quell’errore nel finale di Koulibaly a Torino a quest’ora la classifica sarebbe diversa. Ma la cosa certa è che i campioni d’Italia hanno qualche problema di troppo nell’esibirsi con il gioco di Sarri. Il buon Montella si deve mangiare le mani per non essere riuscito a piazzare il colpo. Avrebbe fatto un piacere al suo Napoli ma soprattutto a lui che non riesce a godersi da tempo una vittoria alla guida degli gigliati. Era fondamentale, comunque, ripartire bene e il Napoli lo ha fatto. Si doveva aprire il ciclo di due partite casalinghe nel migliore dei modi. Anche per prepararsi bene al match di martedì sera al San Paolo contro il Liverpool. È in Champions che gli azzurri dovranno dimostrare di essere guariti dai problemi in fase difensiva. Anche ieri, nonostante Meret sia rimasto illibato, si è andati in difficoltà la dietro. E se non fosse stato proprio per il portiere, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. Santo Alex si è superato al cospetto di Rigoni che lanciato da Quagliarella era rimasto tutto solo davanti a lui. Lo ha praticamente ipnotizzato e ha deviato il tiro a botta sicura in angolo. Il Napoli ha impostato bene la partenza ma dopo i primi venti minuti non ha giocato più come doveva e la Samp ne ha approfittato per provare a pareggiare. Certo, se Elmas e Mertens avessero segnato a quel punto non ci sarebbe stata più storia. Ma non avendolo fatto il mai domo Quagliarella ha provato a dare un dispiacere ai suoi tifosi. Così non è stato e al triplice fischio finale si è festeggiato alla grande il ritorno in uno stadio rifatto che ha dato sicuramente il suo colpo d’occhio a chi c’entrava per la prima volta. Certo, se non si gioca bene il San Paolo può essere bello quanto vuole ma non si vince. Ecco, quindi, che Ancelotti deve sbrigarsi a capire come migliorare questa squadra che anche stavolta ha presa una ripartenza su un calcio d’angolo. Ci fosse stato Salah al posto di Rigoni sicuramente non avrebbe perdonato Meret. Il timore è proprio questo. Si teme che contro i campioni della Champions si possono fare delle figuracce. Ancelotti proprio in vista di questo match ha preferito tenere fuori Manolas, Allan ed Insigne. Il capitano è entrato nella ripresa dimostrando di stare bene e di poter rispondere presente alla sfida con i Reds. Che ha già punito in casa l’anno passato e anche nell’amichevole di questa estate. Sicuramente analizzando questa partita balza agli occhi, al di là di Mertens, l’ottima prestazione del giovane Elmas. Classe ‘99 sembra che stia giocando chissà da quanto tempo al calcio e nel Napoli. È stato promosso a pieni voti il macedone. Chi ha avuto qualche difficoltà è stato Lozano ma solo per l’aspetto fisico. È tornato dalla sfida con il Messico venerdì e subito Carletto lo ha voluto far esordire dal primo minuto in casa. I numeri ce li ha, deve solo trovare il ritmo giusto per potersi integrare in un attacco che non tramonta mai. La davanti i piccoletti non hanno intenzione di rimanere fuori dai giochi nonostante la concorrenza. Un plauso va fatto a Llorente. Appena entrato si è subito scoperto assistman servendo il pallone del raddoppio a Mertens. Lo spagnolo ha esultato come se avesse segnato lui dimostrando già un grande attaccamento alla maglia e al club. Ora, però, testa al Liverpool. Perché una altra vittoria non sarebbe male.Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
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