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Meraviglioso Napoli. Ha regalato un’altra grande emozione al suo popolo – seimila ieri ser

Redazione

Meraviglioso Napoli. Ha regalato un’altra grande emozione al suo popolo – seimila ieri sera al Meazza – vincendo in casa dell’Inter e quasi annullando il distacco dalla Roma, sconfitta dalla Lazio, e dal secondo posto....

Meraviglioso Napoli. Ha regalato un'altra grande emozione al suo popolo - seimila ieri sera al Meazza - vincendo in casa dell'Inter e quasi annullando il distacco dalla Roma, sconfitta dalla Lazio, e dal secondo posto. Prima del derby dell'Olimpico e della trasferta a Milano, era di 4 punti; si è ridotto a una lunghezza quando mancano 4 giornate alla fine. E' tutto in gioco, soprattutto per una squadra come quella di Sarri che si trova in uno stato di grazia sotto l'aspetto fisico mentre i suoi rivali giallorossi sono a corto di energie.

Al Meazza gli azzurri hanno dominato sulla peggiore Inter degli ultimi anni. Mai pericoloso Icardi, per il quale De Laurentiis sarebbe stato disposto a tirar fuori una sessantina di milioni nella scorsa estate; malmessa la difesa, con Nagatomo che ha fatto un incredibile assist per Callejon, servendogli il pallone dell'1-0. Continue sono state le occasioni da gol create dagli azzurri, che hanno giocato con ordine e intelligenza, scoprendosi poco e attaccando negli spazi concessi dagli avversari. Ancora una volta Handanovic ha evitato che il passivo fosse per la sua squadra più pesante, perchè è stato bersagliato da Mertens, Insigne e perfino Rog, il primo cambio di Sarri, a conferma della accresciuta stima nei confronti del pupillo del presidente. Ma le palle gol, oltre che create, vanno concretizzate, altrimenti si soffre ingiustificatamente.

Così come aveva fatto sul campo della Lazio, il tecnico ha irrobustito il centrocampo nel momento più delicato, perchè dopo Rog ha schierato Allan e ha protetto un risultato prezioso perchè salgono adesso le chance degli azzurri di compiere il sorpasso sulla Roma: solo un punto di distacco (due in caso di arrivo alla pari a causa dei risultati degli scontri diretti) a quattro giornate dalla fine, con la squadra di Spalletti attesa dalla trasferta in casa del Milan e dal match con la Juve all'Olimpico. E, al di là del calendario (negli ultimi 4 turni il Napoli affronterà Cagliari, Torino, Fiorentina e Samp), vi sono una rosa più assortita e una migliore condizione fisica da sfruttare in questo decisivo mese. Tre vantaggi rilevanti.

La caduta dei giallorossi nel derby aveva aperto il palpitante duello a distanza. La Lazio ha stracciato la rivale, che ha confermato i suoi limiti fisici. Il netto successo non ha fatto passare in secondo piano il grave errore commesso da Orsato (e da lui ammesso) perchè ha concesso un inesistente rigore alla Roma: il simulatore Strootman si è tuffato, neanche sfiorato dall'avversario, e dovrebbe essere squalificato con la prova televisiva. Lo era stato anche in occasione del derby d'andata, per altro tipo di simulazione, anche se la Corte federale aveva poi annullato il provvedimento. Si parla, d'altra parte, del giocatore che tre anni fa sputò verso la Curva B rientrando negli spogliatoi del San Paolo. Non si sa cosa sia accaduto ad Orsato, che il 2 aprile aveva diretto benissimo Napoli-Juve. Da addizionale in Sassuolo-Napoli, otto giorni fa, non aveva segnalato a Damato il fallo da rigore su Mertens; ieri ne ha visto uno inesistente rischiando di compromettere il derby e dunque la volata Champions, con tutti i discorsi relativi agli introiti. Ci vogliono arbitri efficienti sotto tutti i punti di vista in questo finale.

Sembra che Sarri, più che al secondo o al terzo posto, pensi a quello che accadrà in estate, dalle operazioni di rafforzamento della squadra al suo contratto (a proposito: perchè il tecnico si meraviglia che se ne parli visto che lui è il primo a farlo?). Eppure, De Laurentiis ha rinnovato l'impegno con Insigne e altrettanto vorrebbe fare con Mertens (a cui i compagni inviano messaggi affinchè si convinca a restare); ha già chiarito che Reina avrà un'alternativa di qualità. Un progetto, che non può prescindere dalla presenza di questo allenatore, si vede: e allora qual è il problema? Il Mattino.