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VERONA, ITALY - NOVEMBER 22: Antonin Barak of Hellas Verona celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between Hellas and Empoli FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on November 22, 2021 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Mauro Meluso, ex direttore sportivo di Spezia e Lecce, che nel 2016 portò Barak in Puglia, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a . A seguire le sue principali parole.
"Ogni squadra ha le sue esigenze tecniche ed economiche, bisogna trovare l'equilibrio. La pandemia ha creato un buco nei ricavi importanti e da lì molte squadre stanno lavorando per colmarlo. In Italia però il problema è un po' più grave rispetto a quello che stanno affrontando le altre nazioni. Basti pensare che l'Inter ha preso Lukaku in prestito, non certo a titolo definitivo. Poi di certo resta un'ottima operazione per il nostro campionato, che inizierebbe a ritrovare talenti e fascino. Soprattutto dovessero arrivare anche Di Maria e Pogba. Ce lo auguriamo, anche se molti di questi non sono più giovanissimi".
Sull'Inter
"Dybala-Lukaku-Lautaro? Difficile dare già l'Inter per favorita, il calcio è imprevedibile. L'Inter ha fatto due grandi campionati, mentre il Milan ha avuto un exploit lo scorso anno. La partenza anticipata della Serie A inciderà il giusto. Piuttosto inciderà la pausa di 50 giorni per il Mondiale, è una cosa nuova. Le società dovranno studiare delle contromisure appropriate per tenere i calciatori sul pezzo mentalmente e fisicamente".
Barak pronto per il Napoli?
"Assolutamente sì, anche se va contestualizzato nel modulo dove verrà inserito. Un ragazzo serio, a Lecce si è rigenerato e a Verona adesso si è lanciato. In Salento sorprese tutti anche per le sue qualità morali. E' prontissimo per una grande squadra. Barak erede di Fabián Ruiz? Sono due mancini, ma hanno caratteristiche differenti".
Sugli addiii
"Il Napoli ha un dirigente di valore come Giuntoli, saprà bene come muoversi sul mercato. Il Napoli è in buonissime mani, poi è una squadra che rappresenta tanto per il Sud. Rappresenta quasi un riscatto per molti. Quest'anno ha perso un'occasione, anche se stimo molto Spalletti e spero non me ne voglia (ride, ndr). Nonostante il ridimensionamento, adesso, credo che il Napoli resti altamente competitivo. Non sarà facile sostituire Mertens e Insigne, sperando che non ci sia il bisogno di farlo per Koulibaly. Lui è una certezza granitica per il Napoli, sarebbe davvero complicato trovare qualcuno al suo posto. Un calciatore di un altro livello"
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