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Mazzarri: “A Torino colpa mia, ho un appello per i tifosi. Sulla diatriba Kvara-Osimhen…”

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La conferenza stampa dell'allenatore del Napoli alla vigilia della gara con la Salernitana
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Quest'oggi Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa da Castel Volturno, alla vigilia della partita di campionato con la Salernitana. Come di consueto, l'allenatore si è sottoposto ai quesiti dei diversi giornalisti sui temi caldi (sia tecnici che non) riguardanti la seconda gara del girone di ritorno e il campionato dei campioni d'Italia. Impegno fondamentale per la squadra azzurra, a caccia dei tre punti per risalire la classifica e beneficiare della decisione del presidente di mandare la squadra in ritiro.

La conferenza di Mazzarri

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Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore italiano in conferenza stampa: Come sono stati questi giorni di ritiro? "Sono contento di aver fatto ciò che abbiamo fatto, ho voluto questo ritiro con molta felicità. Sono un tecnico a cui.piace lavorare sul campo, ho avuto poco tempo. Credo ci abbia fatto bene, ma la prova sarà domani. Mi auguro di vedere un Napoli diverso, maggiormente brillante. Prima si vedeva una squadra che mi piaceva, con il Monza avevamo fatto bene e visto dei miglioramenti. A Torino abbiamo perso per colpa mia e per i richiami più pesanti del preparatore, i ragazzi erano stanchi, anche se siamo stati sfortunati. Fiducioso per domani". Ritorno al vecchio Mazzarri? "In passato venivo da squadre che ambivano ad obiettivi diversi, Napoli è una piazza importante, anche l'allenatore deve essere forte. Le aspettative sono diverse. Quando ero rampante, commettevo degli sbagli dal punto di vista della comunicazione. Per quanto concerne l'aspetto tattico, avevo interrotto la mia carriera di allenatore per studiare e guardare i cambiamenti del calcio. Quando ho visto il Napoli, luogo di affetto, l'ho fatto con affetto ed attenzione per il gioco. Ho sposato il 4-3-3, ho studiato con la possibilità di essere chiamato. Bisogna avere calciatori adeguati per attuare determinati moduli, ma le variabili nel calcio sono tante. Questo modulo mi piace tanto, bisogna soltanto comprendere queste variabili. Il Napoli faceva il più bel calcio d'Europa lo scorso anno e mi ispiro a quello".


Aiuto del pubblico? "Ho voluto fare la conferenza per metterci la faccia. Non si deve nascondere questo momento particolare, chiedo aiuto ai tifosi e al loro spirito napoletano per i ragazzi. Se alla fine non saranno contenti, giusta la contestazione. Ma non ho dubbi della vicinanza dei tifosi". Punto sugli infortuni? Aiuto dal mercato? "Sono focalizzato sui calciatori a disposizione. Chiaro che se non ho i giocatori importanti è più complicato, ma mi impegnerò per sfruttare il potenziale dei ragazzi a disposizione". Lavoro di Mazzarri in questo periodo? "Ho goduto a stare in ritiro, perché avevo i calciatori accanto a me per spiegare qualsiasi cosa. Mi sento meglio perché li ho visti sul campo. Degli agenti tendo a parlare con i calciatori interessati, loro hanno il dovere soltanto di allenarsi. Conta la maglia, conta il Napoli e chi veste la casacca azzurra. Quando escono fuori dai cancelli di Castel Volturno, risponderanno agli agenti. Devono dare il massimo per la maglia".

Con la Salernitana si vedrà un Napoli diverso? "Non ho tante scelte a disposizione, mi auguro che lo spirito dei calciatori sia diverso. Soffro per la sconfitta di Torino, mi scuso con i ragazzi. Ero nel gabbiotto e non potevo dare una mano alla squadra. Nel calcio moderno una squadra con un giocatore in meno è molto più complicato. Non voglio vedere condotte sbagliate da parte dei miei, bisogna avere la forza soltanto di giocare. Dobbiamo tornare ad essere il Napoli dominante sul campo e non in altri contesti. Basta fare questi errori. Inoltre, un appello agli arbitri, i campioni vanno tutelati". Fiducia di De Laurentiis? Ritiro considerato punitivo? "Con Mazzarri la squadra vuole vincere, farò di tutto per vincere la squadra. Per quanto concerne il ritiro punitivo, i calciatori professionisti dovrebbero essere i primi ad essere arrabbiati per la prestazione contro il Torino dopo i segnali positivi con il Monza. Per rispetto dei tifosi e della piazza, devo prendere coscienza che i ragazzi debbano essere felice di questa possibilità di stare insieme. Devono sapere anche loro che il Napoli si trova in una posizione non consona e rendersi conto di dare si più. È una presa di coscienza, non è un dramma il ritiro. Non li reputo giusti i ritiri nel 2024, ma per il rispetto dei tifosi andava fatto".

Cambio dell'utilizzo dei calciatori? "Kim era velocissimo, aveva la forza di ovviare ad un errore. Il lavoro dei difensori è importante, lo riconosco. Mi ha contattato la nazionale messicana ed ho avuto modo di parlare con Lozano. Era un calciatore prezioso, Elmas era un cotitolare, i ricambi sono fondamentali. I problemi sono tanti per un allenatore, ma da esperto ci sto mettendo la faccia per dare serenità alla gente. Siamo positivi, non bisogna vedere solo le cose negative". Ostigard titolare per la sua attitudine a colpire di testa? "Non ho nessun preconcetto riguardo i calciatori, nessun problema. Leo giocò con l'Inter al posto di Juan Jesus. Un conto, però, è se si parla di essere abile in fase difensiva o offensiva. Se sei un difensore, devi essere bravo a non concedere agli avversari la possibilità di poter prendere il pallone di testa".

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