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Pistocchi: “Quando davo il Napoli primo me ne dicevano di tutti i colori”
Maurizio Pistocchi, noto giornalista sportivo, è intervenuto a Radio Napoli Centrale nel corso della trasmissione Un calcio alla radio. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
"Quella del Napoli è una bella storia. Ad inizio campionato ho previsto 1° Napoli e 2° Milan, mi hanno scritto di tutto. Quelli che sono abituati alla ‘normalità’, cioè a vedere le squadre con grande storia e forte monte ingaggi favorite, si stupiscono. Ho fatto diverse valutazioni, innanzitutto la validità di un progetto molto interessante e la campagna acquisti: conoscevo Kim, di Raspadori ne ho parlato molto spesso, Simeone mi è sempre piaciuto, ho visto una squadra con un organico molto importante. Non conoscevo Kvara nel dettaglio, ne ho visto solo highlights e pensavo fosse molto valido, ma da qui ad essere protagonista venendo dal campionato georgiano, ce ne passa. Quello che è stato più straordinario di tutti è Spalletti che ha cambiato ancora gioco e ha trasformato il Napoli in una macchina da guerra contro cui tutti non capiscono come giocare. Finalmente il Napoli sta dando soddisfazioni perché vince e convince, da padrone del campo e del pallone. Mi diverte tantissimo perché è incomprensibile per quasi tutti gli addetti ai lavori".
È primo e ad 8 punti sul Milan, è tanta roba. Credo che siano le due squadre che hanno più struttura. Al momento il Milan sta facendo confusione ed è determinato dall’eccesso di autostima di alcuni giocatori. Quando Ibrahimovic dice di essere Dio, poi magari esce Theo Hernandez che crede di essere Dio anche lui. Leao ha fatto bene, ha fatto tante partite buone, ma il Milan è in crisi a livello di identità di gioco. L’unico che è di valore internazionale è Bennacer all’interno del centrocampo che non riesce a costruire".
"Il Napoli è il suo solo avversario. Tutto può succedere, ma dipende dal Napoli. L’anno scorso il Napoli è stato in gara per lo scudetto fino alla partita persa in casa con la Fiorentina, ma l’organico non era adeguato. Se fossi in De Laurentiis, persona che ha dimostrato di vedere lontano – e criticabile sotto altri aspetti, non ho mai apprezzato la comunicazione con i tifosi- vedrei di fare qualcosa a gennaio. Cercherei un’alternativa a Lobotka che è il motore del gioco del Napoli. La Juventus resta sempre la Juventus, ha la rosa più profonda e competitiva della Serie A, senza ombra di dubbio. La cosa clamorosa è che avendo a disposizione Miretti e Fagioli, hanno fatto comprare Paredes che non ha neppure disputato una partita. Hanno sottovalutato il materiale a disposizione, mi lascia esterrefatto"
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