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Marelli: “Sperimenterei il dialogo con i direttori di gara nel post partita. VAR? Vedo confusione”

Redazione

Marelli: "Sperimenterei il dialogo con i direttori di gara nel post partita. VAR? Vedo confusione". Le parole

Luca Marelli, ex arbitro, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

Su Juve-Atalanta: "Dal punto di vista tecnico quel rigore non c'è dal mio punto di vista, il rigore è una roba seria e quella spintarella è molto simile a quella di Callejon in Napoli-Bologna. Sono, però, opinioni personali. In questo caso il VAR non poteva intervenire perché il tocco sull'avversario c'è stato quindi è una decisione da prendere da parte dell'arbitro. Io non lo avrei fischiato. Fabbri avrebbe potuto chiamare rigore anche sul tocco di mano di Masiello ma giustamente non lo ha fischiato perché si fischia quello che vede".

Sul VAR: "Non si tratta di rifiuto, ma in alcune delle ultime giornate non c'è stato un ricorso alla tecnologia. Non credo si tratti di volontà esplicita ma di confusione su quale episodio intervenire o meno. Sto riscontrando poca coerenza nell'utilizzo del VAR. L'episodio di Cagliari è molto grave, come quello di Fiorentina-Atalanta dove la tecnologia non intervenne. Rizzoli disse che in quel caso bisognava intervenire ed il fatto che a distanza di tanti mesi sia stato fatto lo stesso errore è grave. Anche perché si doveva assegnare un calcio di rigore e l'espulsione del calciatore che tira la maglia a Mertens".

Su Collina: "Non l'ha inventata lui, da lui sono stati inventati gli addizionali ed è per questo che in Champions l'anno prossimo ci saranno gli addizionali. Questo creerà dei problemi per gli arbitri che non hanno più addizionali. Infantino è assolutamente a favore del VAR quindi ci sarà ai Mondiali mentre Ceferin non è tanto d'accordo. In Italia non c'è un arbitro che sia contrario al VAR, ma credo che forse ci sia qualcuno che non ha ancora capito il metodo".

Sul far parlare gli arbitri: "Se fossi il presidente dell'AIA organizzerei sperimentazione delle conferenze stampa. Le dichiarazioni degli arbitri non sono mai state sperimentate, ma andrebbe fatto perché ci dovrebbe essere il colloquio tra gli arbitri e gli addetti ai lavoro. In gran parte sono laureati e colti e sanno rapportarsi con gli altri".