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Marcel Vulpis: "Mediocrità di base elevata in Italia. Anche la Juve internazionalmente non può competere"

Redazione

Marcel Vulpis ha commentato la situazione che vive l'Italia in campo calcistico

Questa mattina ad "Un Calcio alla Radio", programma in onda su Radio CRC è intervenuto Marcel Vulpis, direttore di SportEconomy: "Serie A: già 16 club su 20 hanno un margine di crescita. Questo è il momento del "fare" nel Paese, non solo nell'ambito calcistico; vedo molte problematiche approfonditi, ma nessun pragmatismo: il tema "Stadio San Paolo" è emblematico. Siamo di nuovo in recessione dal punto di vista economico all'interno Paese, ed il calcio non è un bene primario, quindi la mancanza di tifosi allo stadio non deve esser vista unicamente come una disaffezione dei partenopei, ma è associata anche ad altri mille motivi legati anche alla crisi economica. Vedo cambiamenti all'interno del calcio italiano con una tempistica nettamente più lenta rispetto a tutti gli altri campionati europei. La stessa Juve, messa su un confronto internazionale, appare su un piano totalmente differente rispetto alle altre squadre. Il nostro è un Paese provinciale, e ne è emblema anche il nostro Stato, abbiamo una visuale che non guarda affatto al futuro. C'è una mediocrità di base elevatissima".