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Manfredi: “Il Napoli non giocherà altrove durante i lavori al Maradona, ecco quando inizieranno”

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Ai microfoni di Radio CRC è intervenuto il Sindaco di Napoli, annunciando anche una lunga convenzione con De Laurentiis
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Oggi su Radio CRC, nel corso della trasmissione “In Ritiro Con Te” di Marco Giordano e Umberto Chiariello, è intervenuto il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Presente in studio anche il direttore di Radio CRC, Umberto Russo.

"Se i cittadini vogliono la mia ricandidatura e se riusciamo a continuare a lavorare bene, lo faccio con grande piacere. La città merita il massimo impegno e io sto cercando di mettercela tutta: penso che questa esperienza debba continuare. Io ho un grande rispetto per gli elettori, se faccio il Sindaco è perché mi hanno voluto i napoletani. Nessuno più di loro può scegliere e decidere. 


Il percorso per i lavori al Maradona sta continuando, anche il ministro Abodi ha un ruolo importante in questa vicenda. Abbiamo fatto alcune riunioni a Roma, insieme ad Aurelio e al ministro, per individuare il percorso migliore per poter realizzare questo grande intervento sullo Stadio. Stiamo valutando ogni cosa sia dal punto di vista procedurale, perché si tratta di un'infrastruttura pubblica e quindi la legge sugli stadi è il nostro punto di riferimento; sia su un possibile sostegno del Governo (c'è stata anche la disponibilità anche del ministro Fitto per trovare delle formule di sostegno alla società per poter far fronte a questo grande investimento); e poi anche dal punto di vista procedurale valutando la possibilità che questo intervento venga fatto a pezzi, per consentire l'uso dello stadio nella fase in cui si iniziano i lavori. 

Il Napoli non andrà a giocare altrove mentre si svolgeranno i lavori: questo è il progetto su cui ci sta lavorando. Questa è la volontà della squadra, mia e dell'amministrazione: trovare le formule per consentire la contemporaneità tra l'uso dello stadio e i lavori che devono essere portati avanti. Questa esperienza è stata fatta in molti stati italiani ed esteri: dal punto di vista tecnico è possibile, è solo una questione organizzativa. L'obiettivo è non penalizzare tifosi e squadra.

Dal punto di vista economico non c'è ancora una quantificazione, perché dipende dalle caratteristiche del progetto che la società sta sviluppando insieme ai progettisti. Quindi la parte economica è in una fase di definizione, perché dipende dal valore dei lavori dello stadio e dalle opere complementari, come i parcheggi. Io credo che sia giusto che sia la squadra, il presidente e la società a dire l'entità dell'investimento che vogliono fare. Non voglio sbilanciarmi anche nel loro rispetto, ma sarà un investimento importante. 

Per rispettare la scadenza degli Europei, i lavori devono iniziare nel 2026. Una città come Napoli merita un'attenzione particolare da parte del Governo nella scelta per quanto riguarda gli Europei, perché rappresenta la più grande città del Sud. Se avremo, come mi auguro, uno Stadio all'altezza, dobbiamo essere sede degli Europei.

Nel momento in cui si realizza questo investimento da parte della società, lo Stadio Maradona entrerà nella completa disponibilità della squadra. Sarà dedicato solamente al calcio e troveremo una soluzione alternativa per quanto riguarda le altre destinazioni d'uso. Ci sarà una convenzione di lunga durata, perché questo è previsto dalla legge sugli Stadi. Non possiamo deciderlo noi, lo decidono le leggi dello Stato. Questo si realizza con la massima disponibilità da parte mia e dell'amministrazione per fare in modo che i tifosi del Napoli abbiano finalmente uno stadio all'altezza della tradizione calcistica della città. 

L'eliminazione della pista d'atletica e l'avvicinamento delle curve al campo di gioco è un'ipotesi realistica, perché è una condizione che viene posta anche dalla Federazione internazionale per l'accreditamento alle competizioni internazionali. La UEFA vuole uno Stadio che sia completamente dedicato al calcio, dove ci sia anche una maggiore vicinanza degli spettatori rispetto al campo di gioco. 

Napoli avrà uno stadio europeo moderno? Io non faccio promesse a vuoto, prometto il mio impegno massimo affinché questo avvenga. Ma dobbiamo farlo in due, l'amministrazione e la società, e forse anche in tre, se inseriamo il Governo che deve darci una mano. 

Mi sono impegnato in prima persona nella vicenda Scampia. Abbiamo previsto del fondi del Comune ed è intervenuto anche il Governo. Il nostro obiettivo è dare una sistemazione provvisoria nell'attesa della realizzazione dei nuovi appartamenti previsti dal progetto Restart Scampia, finanziato dal PNRR. Il percorso continua, noi siamo molto vicini alle famiglie. L'altro ieri abbiamo deliberato di assegnare alle famiglie che hanno avuto lutti o feriti l'assegnazione di case sistemate e frutto di un sequestro alla camorra. Quando usciranno dagli ospedali le famiglie dei bambini avranno una casa che gli viene assegnata dai napoletani: è un atto di solidarietà e condivisione che credo una città come Napoli debba fare. Napoli ha sempre aiutato tutti e ancora di più i suoi figli: nessuno deve essere lasciato nel dimenticatoio. Dobbiamo avere grande comprensione e fermezza nel risolvere queto problema che per tanti anni si è trascinato. Io credo che questa sia la volta giusta e  dobbiamo dare una risposta concreta e in tempi rapidi.

La FederTennis sta studiando l'ipotesi Bagnoli, l'iter non si è ancora concluso. Noi stiamo procedendo sulle bonifiche: il primo lotto del Parco dello Sport sarà pronto per la metà del 2025. Entro fine 2024 ed inizio 2025 pianificheremo tutti gli investimenti. E lì ci arriverà la Linea 6 della Metropolitana, sarà un'area molto servita. Noi a giorni approveremo il nuovo piano urbanistico che riguarda tutta l'area dell'Ex Arsenale: quella zona verrà completamente recuperata. 

La realizzazione del Palazzetto dello Sport è un progetto a cui tengo molto. Napoli deve avere un grande Palazzetto dello Sport per consentire sia al basket, in primo luogo, ma anche agli altri sport di avere una casa dove si possano ospitare anche le grandi manifestazioni internazionali. Sarà uno spazio importante anche per la musica: non abbiamo un luogo al coperto dove poter ospitare eventi con 15mila spettatori. La scelta dell'area dell'ex mercato ortofrutticolo ci convince molto, perché significa dare ulteriori funzioni al Centro Direzionale. Stiamo andando avanti molto velocemente e chiuderemo la prima conferenza dei servizi entro fine agosto. 

Speriamo di avere finalmente una Napoli moderna. La città ha tutte le energie economiche, culturali e umane per poter essere una città moderna, mantenendo la sua identità. Non potremmo mai essere come una grande città d'Europa e non lo vogliamo essere: dobbiamo essere moderni nella nostra diversità. 

Faccio un in bocca al lupo ad Antonio Conte, che questo sia l'anno per ripartire dopo le difficoltà della passata stagione. Il desiderio di un nuovo scudetto deve essere la stella polare della città. Sarà un anno in cui avremo un Napoli fortemente competitivo, grazie all'impegno di Aurelio De Laurentiis e al carisma di Antonio Conte, che è un vincente".