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La maledizione del crociato: da Florenzi a Ghoulam, è epidemia

Redazione

Un crac dietro l’altro, è allarme legamenti crociati. Con partite ogni tre giorni e campionati a 20 squadre, questo infortunio in Serie A sta diventando una vera epidemia, con punte record nella sola Roma. Un elenco che si allunga...

Un crac dietro l'altro, è allarme legamenti crociati. Con partite ogni tre giorni e campionati a 20 squadre, questo infortunio in Serie A sta diventando una vera epidemia, con punte record nella sola Roma. Un elenco che si allunga ogni settimana: l'ultimo della lista è il napoletano Ghoulam, che verrà operato domani nella clinica romana dove c'è ormai un'autentica processione di calciatori.

I numeri in negativo spettano soprattutto alla Roma, il cui terzino olandese Karsdorp è il tredicesimo giocatore ad essersi sottoposto negli ultimi tre anni ad intervento chirurgico per la rottura del legamento crociato di un ginocchio. Senza dimenticare il calvario di Giuseppe Rossi, il primo di questa via crucis fu Strootman nel 2014, mentre sono cinque gli infortunati di questo inizio di stagione calcistica. Lo stesso olandese e Florenzi questo tipo d'infortunio lo hanno avuto due volte, come Milik del Napoli. Il calvario continua con i tre Primavera Capradossi, Nura e Ponce, poi Rudiger mentre era in nazionale alla vigilia dell'ultimo Europeo, e poi Mario Rui, Emerson Palmieri, Luca Pellegrini, l'altro Primavera Ganea, appena arrivato dall'Entella, e Tumminello, che si è fatto male poco dopo essere stato prestato al Crotone.

L'elenco comprende anche i nomi degli juventini Pjaca e Marchisio, quello dello sfortunato portiere genoano Perin (anche lui due infortuni di questo tipo, come Strootman e Florenzi, e Paganini del Frosinone), i milanisti Montolivo e Conti, la giovane promessa interista Vanheusden, Letschert del Sassuolo fino ad arrivare appunto a Karsdorp e ora Ghoulam. Troppi nomi per essere tutto casuale. Anche perchè in altri campionati le cose stanno diversamente: in Premier in questo avvio di stagione non si sono registrati crac al ginocchio, ma solo infortuni di natura muscolare.

Ci s'interroga su cause e rimedi, e interviene il prof. Carlo Tranquilli, ex medico della nazionale under 21 e consulente di Coni e varie federazioni. 'Io penso che, in assenza di riscontri scientifici certi - dice - questi infortuni siano dovuti anche alla casualità. Non c'è un fattore scatenante recente. Dire che i problemi dipendano dal fatto che in estate molti club fanno le tournee invece di allenarsi è un'ipotesi, ma servono prove certe. Fifa e Uefa si sono mosse sul discorso prevenzione, con un protocollo che prevede per i giocatori tempi di recupero adeguati e una serie di esercizi preparatori, di scarico e rinforzo muscolare. Si può pensare che non tutti lo seguano, magari perchè una squadra ha una rosa ristretta'.

Ecco quindi che probabilmente servirebbe, anche se Tranquilli non lo dice, giocare un pò meno magari tenendo conto che, secondo un recente studio, quattro soggetti su cinque ritornano a praticare un'attività sportiva dopo esser stati operati per ricostruzionedel legamento, ma solo il 65% circa torna allo stesso livello atletico che aveva prima della lesione. Come dire, quindi, che oltre a bravi medici servirebbe la riforma dei campionati. Il Mattino .