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Maggio: “Napoli? Per me è stato un onore. Non ho più parlato con Sarri. Perso in albergo? Vi dirò…”

Redazione

Maggio: "Napoli? Per me è stato un onore. Non ho più parlato con Sarri. Perso in albergo? Vi dirò..."

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello sulle frequenze di Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Christian Maggio, calciatore del Benevento:

"Napoli? È chiaro che a Napoli è stata una pagina lunga, 10 anni non si dimenticano facilmente. Poteva finire in bellezza, ma così non è stato purtroppo. Sarri? Non so perché non me l’ha concessa quella giornata, non mi interessa. Io non ci ho più parlato. Dopo la partita mi sono goduto quel bel giro di campo. È un segno positivo. La cosa più importante per me è quello di essere ricordato dai tifosi con grande affetto. Ancora oggi mi fermano e me lo ricordano. Per me è sempre stato un onore. Per essere un leader non bisogna avere la fascia. Io viaggiavo sottobanco per aiutare chi era in quel momento in difficoltà. Poi è chiaro che quelle poche volte che sono stato messo in campo fortunatamente è sempre andata bene. È stato un onore essere il capitano.

Il Napoli? Ha fatto per me dei buoni acquisti. Stiamo avendo dei frutti. Fabiàn è in grande spolvero. Verdi meno per qualche problemino fisico, ma ha grandi qualità. Poi sono tornati giocatori come Milik, Rog e Diawara. Rispetto all’anno scorso c’è una rosa più ampia.

Abbiamo perso in albergo? Io penso che siano state chiacchiere fuori dal comune. La partita l’abbiamo vista e commentata, ma credo sia stata una giornata storta. Dire che l’abbiamo persa in albergo è stato esagerato. È stata montata un po’ troppo la cosa. È normale che quando vedi certi episodi lì per lì le commenti, ma è finita lì. Poi è chiaro che ogni giocatore la vive diversamente. È stato un mix di cose. La partita è iniziata male. È stata una giornata storta ed è andata così.

Il Napoli ci crede? Io sono convinto che il Napoli debba crederci sempre. La Juve ha un super squadrone, oltre a vincere Coppa Italia e Scudetto vuole la Champions. Ad ora sono otto punti, però, l’importante è essere sempre lì sotto.

Malcuit? Mi dicono che sia un bravissimo ragazzo e simpatico. Quelle poche uscite che ha fatto si sono viste belle qualità. Lui è un po’ più pazzerello da quello che mi dicono (ndr).

Gol al Palermo? Sì fu bellissimo. Poi quel periodo le vincevamo tutte alla fine. La mia esultanza? È stata istintiva. È stata una scelta mia così all’improvviso, poi segnai e feci gol. Sapevo che quel giorno non c’erano i tifosi, facendo finta che ci fossero. Li ho voluti ringraziare.

Benevento? Io credo che la serie B sia molto difficile. Squadre organizzate come noi e il Verona stanno avendo difficoltà nel gioco. È un modo di giocare rispetto alla serie A completamente diverso e, forse, facciamo fatica. Abbiamo giocatori di qualità che hanno anche esperienza in serie A e che devono calarsi nella parte. Siamo sesti è vero, ma siamo a 4-5 punti dalla prima. Lavoreremo e lavoreremo per migliorarci".