05:01 min

ultimissime calcio napoli

Maggio: “Insigne soffriva la pressione, sapeva di dover dare di più dei compagni”

Leonardo Litterio

Le dichiarazioni di Christian Maggio

In seguito alla firma del contratto non si fa che parlare del futuro di Lorenzo Insigne in quel di Toronto. Il calciatore si trasferirà in Canada a luglio e fino a quel momento continuerà ad essere il capitano del Napoli. Sull'argomento è intervenuto Christian Maggio che è sicuramente uno dei calciatori che ha dato di più alla maglia azzurra nell'ultimo decennio.

Maggio: "Insigne soffriva la pressione, sapeva di dover dare di più dei compagni. Al suo posto? Avrei fatto la stessa scelta"

Un argomento sicuramente molto delicato è il rapporto tra Lorenzo Insigne e la città di Napoli. Il capitano ha sempre vissuto un amore incondizionato verso questi colori, alternato a momenti di polemiche e di dubbi esistenziali. Ai microfoni di Radio Kiss Kiss nella giornata di ieri è intervenuto Christian Maggio, tra l'altro anch'egli ex capitano azzurro. Di seguito le sue dichiarazioni:

Non posso negare che, soprattutto all’inizio, Insigne soffriva la pressione della piazza anche perché sapeva che lui doveva dare di più rispetto a tutti i suoi compagni di squadra. Quando non era al 100% e il tifoso lo attaccava lui ne soffriva abbastanza. Con il tempo però Lorenzo è cresciuto ed ha imparato a capire i tifosi e loro piano piano hanno iniziato a capire lui. Cosa è cambiato? Rispetto ad inizio carriera, ora Lorenzo riesce a gestire meglio la sua impulsività.

Sulla scelta presa dal capitano azzurro

Per me è stata una scelta di vita. Lorenzo avrà parlato con il presidente e, vedendo che non si riusciva a trovare un punto, ha pensato che fosse giusto andar via. Io non so se sia stata una scelta giusta o sbagliata, questo solo il futuro ce lo dirà. Lui è consapevole, secondo me, del fatto che andare a Toronto significherà allontanarsi dal calcio che conta. Se mi avessero fatto una proposta come quella ad Insigne, vi dico in tutta sincerità che avrei accettato anch'io.

Sul suo rapporto con Napoli

Dopo un mese e mezzo dal mio arrivo a Napoli volevo andare via perché non riuscivo ad ambientarmi, ma poi sono rimasto per 14 anni. Qui ho trovato e trovo tutt'ora l’affetto della gente, ma al di là del punto di vista sportivo, Napoli è una città che ti dà tanto sotto tutti i punti di vista. Questo per me è stato importante, è importante e sarà così anche in futuro.