- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
ultimissime calcio napoli
NAPLES, ITALY - MARCH 10: Luciano Spalletti speaks at a press conference of Napoli on March 10, 2023 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa prima di Napoli-Atalanta. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
"La mentalità di una squadra si costruisce fin dal primo giorno di ritiro, fin dal primo discorso che andiamo a fare quando ci riuniamo con i calciatori per la sosta video o per analizzare insieme quello che succede nello scorrere delle partite. Il calcio che vogliamo fare è emerso proprio contro l'Atalanta, all'andata. Contro di loro sono sempre grandissime sfide e il risultato finale te lo devi sempre meritare. Loro sono una grande squadra allenata da un grandissimo Gasperini. Sono tantissime le stagioni che sorridono a Gasperini, lui è uno che porta porta soldi e risultati sportivi. Ciò evidenzia la qualità estrema del suo lavoro. E poi ci sono le caratteristiche della costruzione della squadra che sono ben delineate e visibili a tutti. E ben diverse da molte altre. Giocano in maniera differente, sarà una partita importante. Non dobbiamo reagire al KO maturato contro la Lazio, le reazioni si hanno quando devi reagire a prestazioni deludenti. Contro la Lazio non abbiamo sbagliato niente dal punto di vista dell'atteggiamento. C'è mancato solo il risultato, che è quello che cercheremo contro una compagine fortissima come l'Atalanta".
Sulle differenze tra Lazio e Atalanta:"La Lazio gioca compatta, lo fa in un fazzoletto di campo facendo sempre le stesse cose, però poi usano il concetto di copertura di spazi, il concetto di blocco squadra. L'Atalanta è diversa. Con loro gli spazi li troveremo tra gli uomini, perché loro ti vengono a prendere e le distanze tra spazi e uomini saranno molto più ampie. Perché sarai tu a quel punto a creare nuovi spazi. Loro giocano un tipo di calcio che può anche illuderti, però sanno bene cosa fare e lo fanno da anni. Contro di loro serve un ritmo superiore, una qualità di gioco che ti permette di fare la partita come vorresti".
Sul "presunto silenzio" del Maradona:"Non ho avuto questa percezione perché in panchina seguo principalmente la partita. Devo dire però che io ho visto una partecipazione totale da parte del nostro pubblico, vogliono fare la partita con noi. Non ho trovato niente di differente e noi non siamo di quelli "oggi tutti avanti e domani tutti indietro che si tira a campare". Noi sappiamo che calcio vogliamo fare, abbiamo una conoscenza di quello che si va ad affrontare di partita in partita. Ripeto, siamo consapevoli della partita che vogliamo fare. Per noi la vittoria è l'unica via d'uscita sempre e il nostro pubblico è sempre con noi. Ci daranno una mano e io ho sentito sempre questo, anche nell'utlima partita".
Sul mese di marzo: è decisivo? "No, noi guardiamo una partita per volta. Non abbiamo la presunzione di gestire il campionato come una formalità. Noi pensiamo all'Atalanta, questo al momento è il nostro solo intralcio".
Su Ostigard: "Un uomo eccezionale, un grande professionista. E' anche un buon calciatore, ha qualità ben precise. Sulle seconde palle è fortissimo, sugli spazi stretti sta apprendendo e migliorando sempre di più. La forza di Kim e Rrahmani non gli ha concesso tanto spazio, ecco perché gioca meno di altri, ma è un validissimo elemento del nostro gruppo".
Quando potremo pensare di mettere le mani sullo scudetto? "Dalle mie parti si dice "riborda o ritonfa?" (ride, ndr). Sarà possibile pensarlo quando nessuno potrà prenderci e le cose non stanno ancora così. Dobbiamo fare ancora tante partite di un livello importantissimo. Contro la Lazio la squadra ha giocato una prestazione importante. Domani dobbiamo sbrogliare una situazione non facile, dobbiamo portare la vittoria a casa. Vogliamo sentirci fieri nel comportamento e nel modo di fare che è giusto porre in essere quando giochiamo davanti alla nostra gente".
Sulle motivazioni: "I ragazzi non hanno bisogno di motivazione perché sono consapevoli del prestigio di questa maglia e di questa città. Le nostre motivazioni sono la città, il Napoli e il suo popolo. Se un giocatore va in campo pensa a queste cose qui e non agli affari suoi, se pensa alla storia di questo popolo, non ha certo bisogno di motivazioni. E' essenziale avere i motivi giusti. Non è che scendi in campo e pensi al dopopartita, a te che devi andare a prendere tuo cugino chissà dove. Occhi puntati sulle stelle, piedi saldi per terra e si va a giocare".
Sulla convocazione di Simeone:"Stamattina gli brillavano gli occhi, anche in poche partite ha lanciato un messaggio indelebile per chi lo vede e lo valuta. Per i sudamericani il legame con la nazionale è ancora più profondo".
Su Raspadori: "Va valutato come tutti gli infortunati. Sta lavorando a livello individuale, aspettiamo il via libera dello staff medico".
Sulle scorie post-mondiale: "Abbiamo a che fare con un gruppo di calciatori seri, questa qui è la nostra maggiore forza. Abbiamo ragazzi sanissimi che hanno solo un pensiero, un solo obiettivo, una sola ragione che è quella di essere calciatori. Andiamo tutti da quella parte lì. Io sono di quelli che quando c'è qualcuno che dice cose meglio di come le dico io o che fa cose meglio di come le faccio io, lo segue a ruota. Io sono uno di quelli che impara la direzione marcata dagli altri".
Sul suo compleanno: "Ho avuto tanti attestati di stima da parte di amici, famiglia e tifosi del Napoli. Ma i bilanci si fanno alla fine, e non il 7 marzo".
Sul turnover in vista della Champions: "Non ragionerò in tal senso perché ora è meglio andare sul visivo, fare le cose e vedere quello che è mancato, quello che avremmo potuto usare di volta in volta. Ragioniamo su ciò che siamo riusciti a sviluppare, e prendiam delle decisioni sulla volta successiva. Come dicevo prima le partite sono tante e ne mancano ancora tantissime alla fine della stagione".
Sull'assenza di Mario Rui: "Domani Mario Rui è titolare (scherza, ndr). Mario Rui non c'è. Non posso parlare di lui, parlo di quelli che ci sono. Olivera ha fatto una grande partita, come tutte le volte che è stato chiamato in causa. Due anni fa contestavate tutti Mario Rui, tutti lo volevate via da Napoli, mi fa piacere che ora sia così considerato e noi gli diamo la considerazione che merita. Magari se stava più attento probabilmente lo avremmo avuto a disposizione e avremmo avuto il suo contributo, che però non c'è stato. Ora però deve giocare un altro al posto di Mario Rui, un altro al posto di Raspadori e un altro al posto di Lozano. Vinciamo con quelli che ci sono".
Su Ndombele: "Ndombele è un calciatore forte e soltanto i risultati e la qualità di Zielinski e Anguissa gli ha tolto spazio. Lui è questo cubo che ha forza, ha tecnica. Riesce a togliersi di dosso queste marcature come avverrà domani nell'uomo contro uomo. Spesso si è fatto trovare pronto, anche per pezzi di partita. E' una considerazione quella di poterlo usare, lei (si riferisce al giornalista, ndr) mi ha letto nel pensiero".
Su Elmas: "Può essere una soluzione a qualsiasi volontà o strategia dell'allenatore. Elmas è un giocatore forte, un ragazzo fortissimo. Lo vorrei sempre avere nella mia squadra, poi è vero che può giocare di più o di meno. Ma bisogna sempre tener presente le prestazioni precedenti dei calciatori".
Su Kvara e la sua presa di posizione sulle proteste in Georgia: "Ho letto, lui ha preso posizione attraverso il suo profilo social. Questo è quello che una persona deve fare quando ritiene di aver subito delle ingiustizie. Lui ha una grande forza d'ascolto, è sceso virtualmente anche lui in piazza. Noi lo abbiamo ritenuto giusto, penso che vada applaudito più di un gol. Siamo contenti di avere un grandissimo calciatore che è anche un grandissimo uomo".
Sui risultati ottenuti dal Napoli fino a ora:"Se nel lavoro riusciamo ad abbinare risultati e guadagni per la società di cui fai parte e per cui lavori, è un motivo di soddisfazione maggiore. E' un piacere, è una qualità che va condivisa con chi ha scelto i calciatori e con chi li ha proposti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA