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A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Luciano Castellini, ex calciatore
"Maradona? Settimana molto triste. A parte che Diego è stato onorato da tutto il mondo. Ma poi ora sono state dette tante cattiverie. Nessuno dei compagni però potrà mai parlare male di Diego. Se ne dicono di tutti i colori ma resta il numero 1. Krol? Il Maradona dei difensori. Maradona era il Maradona di tutti. Era un esempio per noi compagni, era buono e generoso. Triste quello che succede adesso, ogni tanto salta fuori qualcuno che dice qualche stronzata.
Zoff e Albertosi? Sono grande amico di Dino, era più bravo di me. Bisogna ammetterlo e non c'è niente di male. Io non ero bravissimo, avevo dei limiti. Ma ho dato tutto quello che potevo, senza mai fare grandi sacrifici. La cosa che mi dà fastidio del nuovo calcio è questo concetto del sacrificio: per me era una gioia andare in allenamento. Punizioni di Maradona le paravo in allenamento? Rimettevo tutto a metà campo. Mi spiace che Krol non abbia mai allenato in Italia. Maradona e Krol insieme? Saremmo stati molto forti.
Meret? La prima regola per un portiere è quella di parare, se pari bene fai almeno 0-0. Ora il calcio è cambiato e bisogna giocare anche con i piedi. Se ti giochi il campionato o delle finali, con i piedi si giocherà poco. Io lo conosco bene, lo allenato nelle Nazionali. Napoli è una piazza non facile per i portieri ma gli auguro tutto il bene".
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